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T R A I L E R

   
 

"che è successo a George A. Romero?"

 

 

Alcuni studenti stanno girando un corto in una foresta, quando giungono loro le immagini di ritorni in massa da parte di gente morta. Alcuni di loro pensano di documentare l'evolversi degli eventi, a futura memoria... Che è successo a George A. Romero? Vittima delle produzioni, dei contratti farlocchi (lo pagarono per anni, purché restasse fermo) e probabilmente una certa senilità galoppante, dopo aver ripreso possesso delle sue creature (sì, gli zombi sono roba sua) con  LA TERRA DEI MORTI VIVENTI  confeziona con "Diary of the Dead" il suo lavoro più programmatico ma anche irrimediabilmente noioso. Un'ora e trenta di riprese sghembe e tremanti per documentare più di ogni altra cosa: la crisi di un grande registavittima delle sue ossessioni. C'è poco da salvare in questo film, a iniziare dagli attori (inconsistenti davvero) e soprattutto dai dialoghi e da una sceneggiatura che pare davvero non sapere che strada prendere. Vogliamo parlare delle reazioni dei ragazzi dinanzi alla morte dei genitori, degli amici, di chiunque incontrino per strada? Totale indifferenza, francamente poco credibile. I pochi spunti o personaggi interessanti vengono subito saltati a pié pari (il mormone sordomuto) e resta solo l'irritante ostinazione che vede il tizio con la telecamera continuare imperterrito a riprendere anche quando gli zombi si stanno pappando gli amici. Mi si dica quale differenza c'è tra questo atteggiamento e quello che vedemmo (e stigmatizzammo) a suo tempo nel sopravvalutato  CLOVERFIELD  di J. J. Abrams. Siamo alla frutta sul versante "gente morta che cammina", e se Romero vuole da un lato rivendicare ciò che è suo (e lo farà con l'ultimo tassello della esalogia zombesca di lì a poco) sarebbe opportuno per lui volgere finalmente lo sguardo su qualcos'altro. Perché insistere sugli zombie? Non c'è più uno Stephen King che sappia offrire ad uno così un progetto interessante? [FB]

 

[ID] di G. A. ROMERO, CON ?, HORROR, USA, 2008, 85', 1.85:1