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ZELIG
IL RITORNO DELLO JEDI
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VIDEODROME
L'ASCENSORE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"sembra Cronenberg, ma senza i sottotesti alti e la critica sociale"

 

 

Un operaio chiamato per ovviare un guasto che ha portato quasi alla morte per asfissia di quattro clienti dell'hotel di un lercio grattacielo chiusi all'interno dell'ascensore, non constata nulla di rilevante. Ma si susseguiranno altri incidenti, molti con conseguenze ben più gravi. L'operaio richiamato ulteriormente elabora un discreto senso di colpa, ma aiutato da una giornalista rampante indaga scoprendo che... Cronenberg ("Videodrome" dello stesso anno) senza Cronenberg, ma senza i sottotesti alti e la critica sociale; qui abbiamo solo un uomo in ospedale psichiatrico con le mani fasciate per aver preso a pugni un televisore. "L'Ascensore" è un piccolo film olandese, regia di Dick Maas, un film da "Notte Horror", il cui assunto (un ascensore assassino) lascerebbe intendere un trashone. E invece la pellicola ha una sua eleganza e molti pregi, fra cui un'atmosfera sottilmente inquietante e la visione di un marchingegno inventato per facilitarci la vita visto come un nemico autonomo dotato addirittura di "personalità" propria (il "gioco" con la bimba conserva ancora oggi una sua forza disturbante). Tra agguati (l'ascensore risponde alla chiamata, apre le porte ma non si trova al piano richiesto) attacchi a sorpresa (decapitazioni alla  PROFONDO ROSSO  !) frizzi e lazzi vari (appunto, una vittima presa al lazzo) una storia che scorre pur tergiversando verso un'incredibile rivelazione anticipata in un'improvvisata conferenza. E' comunque uno dei primi film in cui si parla di chip (circuiti integrati) anche se poi pensiamo a cosa sia successo nelle nostre case, direi che la cassandra non ci ha preso molto questa volta. Notevole l'esplorazione della tromba dell'ascensore presentata come se si trattasse di un  viaggio in un corpo vivo. Simpaticamente anni '80, con quei dialoghi un po' così che a un certo punto faranno sbottare lo sfigato protagonista: "dici che si rade di sotto? è così tanto pelosa?". [FB]

 

[DE LIFT] di D. MAAS, CON W. AMMELROOY E H. STAPEL, HORROR/FANTASTICO, OLANDA, 1983, 94', 1.85:1