F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 1 0        2 0 1 1        2 0 1 2        2 0 1 3        2 0 1 4       2 0 1 5        2 0 1 6        2 0 1 7        2 0 1 8        2 0 1 9        >

 

●●●●

VENERE IN PELLICCIA
UNDER THE SKIN
THE WOLF OF WALL STREET
12 ANNI SCHIAVO
BLUE JASMINE
A PROPOSITO DI DAVIS
NYMPH()MANIAC
THE IMMIGRANT
HER
DALLAS BUYERS CLUB
IL FUOCO DELLA VENDETTA
THE COUNSELOR
LA GRANDE BELLEZZA
EDUCAZIONE SIBERIANA
MOOD INDIGO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"mette il dito nella piaga: lo schiavismo inteso come sfogo dei peggiori istinti umani"

 

 

Prima della Guerra di Secessione, nero, e uomo libero a Saratoga Springs, nello Stato di New York, si ritrova, solo per aver accettato un ingaggio come violinista in un circo, precipitato in un incubo allucinante, passando per il mercato degli schiavi, piantagioni al sud, in Louisiana e poi nelle piantagioni di cotone, proprietà di un padrone "di grande durezza", ma mai come la moglie: un'autentica iena, però dal colorito marmoreo... Steve McQueen, da non confondere con l'attore della vecchia Hollywood che faceva "una vita spericolata", è un bravo regista inglese di pelle scura, al quale era forse inevitabile fosse affidato la restituzione filmica del libro autografo del 1853 della reale vicenda di Solomon Northup "12 Anni Schiavo". La storia punta l'attenzione su come il povero protagonista interpretato da un misuratissimo (e bravo) Chiwetel Ejiofor (e gli schiavi in generale) debbano guardarsi anzitutto dalla follia dei bianchi per poter sopravvivere: figure instabili, se non addirittura folli, pericolose per sé stesse e gli altri. I "negri" sono meri feticci sui quali sfogare le proprie frustrazioni, pulsioni (anche sessuali) nevrosi, gelosie. Allucinante è la lunga, interminabile, agonia del protagonista appeso per il collo e aggrappato alla vita con le unghie dei piedi, tra la quasi indifferenza (in realtà sofferta, trattenuta) dei suoi compagni, terrorizzati. Fassbender, habitué nei film dell'autore di  HUNGER  e  SHAME  in un ruolo da cattivo (mai come Paul Giamatti). Vincitore del Premio Oscar come miglior film (inevitabile in una Nazione che ha ancora la coscienza che le rimorde, e di tanto, per contro di Stati del Sud che potessero li userebbero a tutt'oggi gli schiavi) così come l'attrice di colore Lupita Nyong'o protagonista di un supplizio da far accapponare la pelle. ma poteva esserlo anche per la fotografia: splendida, a valorizzare i tetri sfondi sudisti. Il prefinale è da brividi: poteva chiudersi anche così. [FB]

 

[12 YEARS A SLAVE] di S. MCQUEEN, CON C. EJIOFOR, M. FASSBENDER, L. NYONG'O, DR, UK, 2013, 134', 2.35:1