F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 0 0        2 0 0 1        2 0 0 2        2 0 0 3        2 0 0 4       2 0 0 5        2 0 0 6        2 0 0 7        2 0 0 8        2 0 0 9        >

 

●●●         MOH2

INLAND EMPIRE
THEM
BUG

THE PRESTIGE
HOSTEL
THE HOST
THE ILLUSIONIST
LA VOLTAPAGINE
SILENT HILL
THE BLACK DAHLIA
LADY IN THE WATER
SEVERANCE

NON APRITE... L'INIZIO
LE COLLINE HANNO GLI OCCHI
SAW III

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"parte come un ghost story nella solita casa maledetta ma sfocia in un sorprendente incubo in loop"

 

 

Russia 1966, in una fattoria giunge un furgone con sopra una donna sfinita con due neonati. Quarant'anni dopo un'altra donna, cresciuta in Inghilterra dopo essere stata data in affidamento e volata negli Stati Uniti, torna in quella fattoria per capire cosa sia successo alla sua vera famiglia. Trovato a fatica un passaggio, finisce nottetempo in una casa che pare abbandonata da un secolo. Raggiunta da un uomo qualificatosi come il fratello che non ha mai conosciuto, dovrà vedersela con lui con il rispettivo "fantasma vivente"... Certo, chi la vista dei bambolotti suscita terrori atavici non potrà andare oltre la locandina di "The Abandoned". Chi invece vorrà affrontare la ghost story del regista spagnolo Nacho Cerdà, fotografata in luce verdastra desaturatissima, con interni bui come la pece (nella casa non c'è elettricità) ed esterni nebbiosi, vi troverà più di un brivido che ne giustificherà la visione. La vicenda non è troppo originale (la casa maledetta dove il tempo pare rispondere a canoni tutti suoi, vivendo un non-tempo, una non-zona dalla quale è impossibile fuggire) ma le atmosfere reggono da sole l'impianto del film. Cerdà poi non risparmia nessuno e mette in scena: muti zombie (simpatica la trovata che vuole prendere a fucilate uno dei due doppelganger per ritrovarsi la pallottola indosso) abominevoli banchetti (la carne di maiale d'ora in avanti avrà un altro sapore) e un auto-intervento da far impallidire "Rambo" (del resto Cerdà proviene da un documentario ambientato su un tavolaccio d'autopsia). Come ben sanno i fan, esistono due archetipi di case maledette: quelle che si autodistruggono e quelle che si reintegrano. Quella in oggetto rientra nella seconda casistica e seppur il lavoro potrà ricordare il seguente (di un anno)  1408  quello che andrà a delinearsi sarà un sorprendente incubo in loop con squarci shininghiani (e baviani) abbacinanti un quadro caotico, quasi intellegibile. [FB]

 

[ID] di N. CERDA', con A. HILLE, K. RODEN, V. GANEV, P. DJUKELOVA, HORROR, SPAGNA, 2006, 95', 2.35:1