F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 9 0        1 9 9 1        1 9 9 2        1 9 9 3        1 9 9 4      1 9 9 5        1 9 9 6        1 9 9 7        1 9 9 8        1 9 9 9        >

●●●

IL GRANDE LEBOWSKI
JACKIE BROWN
PRINCESS MONONOKE
STARSHIP TROOPERS
IL MONDO PERDUTO
FUNNY GAMES
APRI GLI OCCHI
THE GAME
ALIEN LA CLONAZIONE
L'AVVOCATO DEL DIAVOLO
L.A. CONFIDENTIAL
BOOGIE NIGHTS
LA VITA è BELLA
IL CORAGGIOSO
CONTACT

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

"il vero horror di Augistì Villaronga... Si parla di streghe"

Donna che lavora in radio come speaker, occupandosi di paranormale, apprende in diretta della morte dell'ex marito. Gli indizi paion condurre ad una casa accanto al cimitero, abitata si disse, da una "strega"... "99.9" sottotitolo "La Frecuencia del Terror", è un horror di Agustì Villaronga, autore iberico rivelatorsi con il controverso  TRAS EL CRISTAL  Questa volta l'autore si addentra al genere puro senza indugi e lo esplora per la prima volta appieno. La fonte di ispirazione gli viene dal fatto reale delle "facce di Bélmez", un mistero andaluso datato 1971: "volti" materializzatisi inspiegabilmente sul muro di una casa. Appreso come l'ex consorte si occupasse ancor più di lei dell'argomento, non raccogliendo semplici testimonianze ma come "sperimentatore" attivo, nella fattispecie della "fase REM" dei soggetti da lui testati, spingendosi ben oltre il lecitamente etico, derivazioni criminali connesse. L'ambientazione (europea, famigliare, che sarà rievocata nel recente  OLTRE IL GUADO  una delle poche sorprese in campo nostrano degli ultimi decenni) e l'atmosfera conquistano sin dal primissimo approccio, il resto lo fa quel mysterico avatiano derivante dall'omertà e diffidenza (almeno iniziale) delle persone interpellate dalla protagonista. Certo, l'andamento clamorosamente rallentato rischia davvero di prolungare la fase "REM" ed alcuni momenti potenzialmente catartici (la scoperta dei monili fatti con pezzi e pelli di animale nel retro del negozio) rischiano di perdere la
relativa valenza perturbante. Se sospiri e rantoli mischiati in colonna sonora riportano al film di riferimento sull'argomento (Darione nostro) il televisori sul quale si materializzano inquietanti ombre ricordano il film fantastico di Hooper-Spielberg. I rimandi sono come si può desumere davvero tanti, ma Villaronga li elabora. Chiusa densa di colpi di scena, con ribaltamente prospettici, mista in odore di zolfo e follia. [FB]

[ID] di A. VILLARONGA, CON M. BARRANCO, T. PAVEZ, R. GABRIEL, HORROR, SPAGNA, 1997, 105', 1.85:1