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"una noia mortale"

 

 

Sud Corea e Repubblica Ceca hanno approntato due programmi spaziali per far luce sulla misteriosa nube color porpora in orbita su Giove. La seconda ha inviato un solitario astronauta americano in crisi esistenziale, nonché sentimentale con la moglie. All'interno della sua capsula compare dal nulla un grosso ragno... Confesso che avevo timore ad avvicinarmi a questo "Spaceman" con Adam Sandler in versione seria. Dire che l'attore solitamente noto per film "scemi" mi era piaciuto in  UBRIACO D'AMORE  Ma lì era diretto da un certo Paul Thomas Anderson, per dire. Qui non c'è l'erede di Kubrick, ma un musicista e artista svedese, al secolo Johan Renck, che si cimenta con la restituzione in pellicola di un romanzo di Jaroslav Kaifar ("Il Cosmonauta"). Dicevo dei miei timori, sì, perché avevo realmente paura di incappare ancora in una sòla gigantesca come il remake di  SOLARIS  con George Clooney. Ed è stato così. Dopo neanche 10 minuti stavo già giocherellando con il celllulare, ed ero a casa, nemmeno al cinema. Ecco, "Netflix" riesce sempre più spesso nella "magia al contrario" di trasmetterti tutta l'insofferenza che era tua quando ti trovavi a pagare per un film di merda, ma dove là eri in sala e ti risultava difficile uscire a caldo, ora sei a casa tua e ti è molto più facile agguantare il telecomando e mettere fine al supplizio. Così, non faccio mistero che questo "Spaceman" io proprio non ho avuto la pazienza di finirlo, e non mi interessa sapere manco dove sarebbe andato a parare, perché in cuor mio lo so: ennesimo viaggio nella psiche del protagonista, che noi non possiamo condividere. Lasciamo perciò Adam Sandler e le sue visioni, e passiamo ad altro, un "altro" che riesca a coinvolgerci almeno un minimo di più. Curiosità: nei credits si legge "Paul Dano", ma non si vede. Sì, perché l'attore ha solo prestato la voce per l'alieno araniforme "Hanus". Già, anus... [FB]

 

[ID] DI J. RENCK, CON A. SANDLER, C. MULLIGAN, I. ROSSELLINI, FANTASCIENZA, USA, 2024, 107', 1.85:1

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