F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 8 0        1 9 8 1        1 9 8 2        1 9 8 3        1 9 8 4      1 9 8 5        1 9 8 6        1 9 8 7        1 9 8 8        1 9 8 9        >

 

● ½

PREDATOR
ROBOCOP
L'ALIENO

ARIZONA JUNIOR
ARMA LETALE
DA GRANDE

L'IMPLACABILE
BAGDAD CAFé
SALTO NEL BUIO
NON APRITE QUEL CANCELLO
LE STREGHE DI EASTWICK
SCUOLA DI MOSTRI
007 ZONA PERICOLO
I DOMINATORI DELL'UNIVERSO
BALLE SPAZIALI

COMIC THRILLER DRAMA TV

THRILLER 2

   
 

"cast quasi tutto al femminile, nel thriller di Franco Ferrini con il colpo di scena più improbabile"

 

 

Le lucciole fanno massa per difendersi da un maniaco che le sfoltice con un rasoio, come neanche Figaro... "Mio dio, ma non c'è nessuno in questo posto di merda?! E ora che cosa faccio?!", questo dice la prima vittima del maniaco, con voce da oca e recitazione sotto i minimi termini. Si muove, almeno in questo caso, in bicicletta (!) e colpisce con un rasoio, alla  VESTITO PER UCCIDERE  di De Palma. Ma alla regia non c'è l'allora genio della suspense, bensì quel Franco Ferrini, da non confondersi con quell'altro della "Signora Coriandoli", bensì l'allora sceneggiatore di Argento. La protagonista è una giovane Barbara de Rossi, e tutto il cast è all'insegna delle donne: con Mara Venier, Athina Cenci (che canta anche la song-title e -a sorpresa- accenna "Avanti Bionda" di Paolo Conte) Marina Suma (che almeno mostra il sedere) una giovanissima Sabrina Ferilli. Dopo la prima mezz'ora fa la sua comparsa anche una Laura Betti ossigenata. nel ruolo di una vecchia passeggiatrice caduta in disgrazia, che se ne va subito. La messinscena decisamente televisiva appiattisce parecchio la narrazione (in un dialogo, le attrici sono sempre riprese di profilo, l'una di fronte l'altra... roba che neanche l'ABC della regia!) e la colonna sonora scatologica di Umberto Smaila (la figliola della Galliena parla su un minuetto, le puttane manu militari su un tambureggiante rullante). Stendiamo un velo pietoso sull'ispettore di polizia (il canissimo Maurizio Donadoni) che chiede la collaborazione delle lucciole "per risolvere altri casi" (SIC). Niente di che, intendiamoci, ma il leitmotiv lo ricordavo sin dal trailer dell'epoca. "Se fossimo bambine potremmo rifiutare le caramelle dagli sconosciuti, Ma non siamo bambine: dobbiamo accettare le caramelle dagli sconosciuti. E ogni sconosciuto può essere l'assassino": e difatti l'identità del maniaco è forse la più improbabile mai vista in un thriller. E, condito di dialoghi didascalici, il film è bruttarello forte. [FB]

 

di F. FERRINI, CON B. DE ROSSI, A. CENCI, M. VENIER, A. GALLIENA, THRILLER, ITALIA, 1987, 91', 1.85:1