F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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REQUIEM
BABEL
PROPRIETA' PRIVATA
LE VITE DEGLI ALTRI
LE TRE SEPOLTURE
IL CAIMANO

THE DEPARTED
SYRIANA
DIARIO DI UNO SCANDALO
LETTERE DA IWO JIMA
LE LUCI DELLA SERA
LA CITTA' PROIBITA
L'ULTIMO RE DI SCOZIA
THE NEW WORLD
FLAGS OF OUR FATHERS

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Nel 1984, la "Stasi", solerte polizia d'oltrecortina, per ordine superiori, si "adopera" per incastrare un commediografo apparentemente allineato alla linea del partito. All'ascolto dei microfoni piazzati nell'abitazione: un imperturbabile funzionario che sembra subire il fascino dell'attrice e compagna dello scrittore... Quando ci si trova di fronte a un film tedesco di recente fattura, quel che colpisce è l'estrema credibilità che si legge sui volti degli attori: volti umani, di gente comune. Senza mai scadere in facili istrionismi o scivolare nel manierismo, questi commedianti teutonici riescono a colpire nel segno con un rigore encomiabile. Nei loro sguardi è possibile carpire stati d'animo molto meglio che ad ascoltarli parlare e la regia è al soldo loro, attenendosi a funzionali movimenti di macchina e qualche sobria carrellata. Si parteggia subito per gli interpreti, prendendosi a cuore il menage affettivo dello scrittore, degli amici, della sua compagna mentre si prova disprezzo del funzionario della Stasi, per i burocrati e lo spregevole rappresentante del governo. Il tutto, senza riuscire a fare ipotesi di dove confluirà la vicenda, senza allentare mai la tensione e il ritmo narrativo per tutti i suoi 140 minuti. Quasi una "piece teatrale", basata principalmente sulla performence delle tre figure principali, in un "triangolo" di sentimenti davvero insolito. Importante l'apporto della musica, anche a fini tramici, basata su una partitura che tocca vari generi coinvolgendo differenti organici, con almeno un paio di motivi orecchiabili. Una nota di tristezza, giunge dalla figura di Ulrich Mühe che tutti ricordiamo nel ruolo del padre torturato nei "Funny Games" hanekiani dalle due simpatiche (?) canaglie, pure qui, credibile nel ruolo del funzionario sedotto dal "lato oscuro del potere". Scomparso prematuramente per malattia, poco prima dell'oscar conquistato dalla pellicola.[FB]

 

[DAS LEBEN DER ANDEREN] di F. HENCKEL con H. MUHE, DRAMA, GERMANIA, 2006, 137', 2.35:1, VOTO: 8