F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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REQUIEM
BABEL
PROPRIETA' PRIVATA
LE VITE DEGLI ALTRI
LE TRE SEPOLTURE
IL CAIMANO

THE DEPARTED
SYRIANA
DIARIO DI UNO SCANDALO
LETTERE DA IWO JIMA
LE LUCI DELLA SERA
LA CITTA' PROIBITA
L'ULTIMO RE DI SCOZIA
THE NEW WORLD
FLAGS OF OUR FATHERS

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"il finale proietta la pellicola quasi in ambito thriller-orrorifico"

 

 

Il neo acquisto del corpo insegnante di un liceo inglese fa breccia nel cuore la vecchia e acida prof di aritmetica. Invitata a casa di questa, si concede a confidenze "come farebbe una novizia verso una madre superiora", ma durante la festa di fine trimestre è sgamata dalla seconda mentre fa sesso con un alunno di appena quindici anni. Inizia così un ricatto che l'arcigna megera annota minuziosamente su un diario... "Diario di uno Scandalo" è un film molto ben recitato e diretto. La forte attrazione saffica della vecchia verso la più giovane si legge tra le righe e non viene pubblicizzato in ogni dove come sarebbe consuetudine. Impettita, arcigna, imperscrutabile zitella, la figura della Dench sfrutta l'occasione per portare l'acqua al suo torbido mulino, e l'acqua è quella limpida rappresentata dalla Blanchett, schiacciata da una famiglia che non era proprio quella che voleva, si concede "una piccola trasgressione" che però poi diventa una vera e propria relazione di dipendenza reciproca. Judi Dench e Cate Blancett in una gara di bravura (si veda la superba Blanchett quando il giovincello si presenta sotto casa sua). La voce over del personaggio della Dench non fa sconti dopo aver visitato il domicilio della giovane collega: "mi ero immaginato tutt'altro, invece ha sposato un vecchio cadente, la figlia è una principessa sul pisello, infine un buffone di corte alquanto tedioso" (un bambino down) "poverina, prigioniera di una famiglia orribile". L'esplosione finale della Blanchett, con quel "sei peggio di un vampiro!" e il finale stesso donano alla figura della Dench una sorta di aura malefica, proiettando la pellicola quasi in ambito thriller-orrorifico: una persona che ama "possedere" i destini delle persone che ama. Musiche inedite del grandissimo Philip Glass che contribuiscono ad accrescere il senso di torbido che ribolle dietro l'onorabilità delle due protagoniste. [FB]

 

[NOTES ON A SCANDAL] di R. EYRE con C. BLANCHET E J. DENCH, DRAMMATICO, USA, 2006, 88', 1.85:1