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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"il miglior Wingard è un film che miscela in modo esplosivo i topoi anni '80, spaccando di brutto!"

 

 

Alla porta di una famiglia ancora in lutto per la scomparsa del figlio maggiore, militare in campo di guerra, bussa un coetaneo di questi che si qualifica come suo grande amico che avrebbe a questi promesso di stare vicino ai suoi cari: padre, madre e due figli minori. Accolto benevolmente, rivela un'iperprotettità sospetta... "The Guest" ci presenta un Adam Wingard al meglio della sua forza. Il film, riconducibile ad un thriller d'azione, trasuda anni '80, quelli belli, da tutti i pori. A iniziare dalla colonna sonora, ora electric pop, ora felicemente carpenteriana ci traghetta direttamente nella prima metà della decade, la fotografia, curatissima e davvero splendida ci mostra i cieli com'erano negli anni '80, con quelle belle nuvole oggi sostituite dalle schifezze chimiche, e chiaramente è la trama che vive dei cliché e se ne bea (e noi, di rimbalzo). Abbiamo il tizio, l'ospite evocato nel titolo, che come in  THE HITCHER  si insinua nell'animo dei giovani teanager protagonisti: lui vittima dei bulli (classico dei classici) lei più grande che ha amicizie pericolose all'insaputa dei genitori e lavora in una paninoteca. Lo psicoapatico villain è poi una perfetta macchina da guerra, che pur non essendo bionico è comunque frutto (si dirà) di un non meglio precisato "esperimento", parlando di "programmazione" e "istinto di conservazione" volto all'eliminazione di chiunque gli sia di intralcio o che possa contribuire a smascherarlo. Se non tutti i momenti di raccordo risultano impeccabili, è nelle scene d'azione che il film di Wingard spacca di brutto: la  A HISTORY OF VIOLENCE  di Cronenberg non è passata inosservata ed è divenuta oggetto di studio (ed emulazione). Forse è un po' datata l'ambientazione tra "fumi e raggi laser" (per dirla con Battiato) nella sanguinosa conslusione a raggi ultravioletti, ma che dire: ci sta pure questo! Con qualche accortezza in più avrebbe potuto davvero essere qualcosa di memorabile. [FB]

 

[ID] di A. WINGARD, con D. STEVENS, M. MONROE, B. MEYER, S. KELLY, THRILLER, USA, 2014, 100', 2.35:1