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T R A I L E R

   
 

"tanti difetti per un film consacrato dai nerd come cult, ma che traccia comunque un confine"

 

 

Mentre si approssima la vigilia di Capodanno 1999, un ex detective, ora trafficante di memorie virtuali (tecnologia inventata dai federali per sostituire gli scomodi microfoni, e finita sul mercato nero). Un rapper profetizza la fine di quello che lui definisce uno Stato di Polizia, diagnosticando la fine del Mondo. Rimasto senza auto si fa scarrozzare dalla sua amica, autista di limousine, ma il suo cuore batte ancora per la rocker tossica che gli ha portato via un produttore folle. E finisce nelle mire di uno psicopatico, un electromaniaco... "Questa non è tv, questa è vita reale!", così mette sull'avviso i suoi clienti, il celebre "Lenny Nero". Noir d'azione e fantascienza nel sottogenere "cyberpunk", "Strange Days" di Kathrine Bigelow, è pre-matrixiano di brutto. S'inizia con un piano sequenza concitatissimo, tant'è che capiremo presto che trattasi di una soggettiva. La riflessione sulla realtà virtuale in addivenire è evidente, e quando sentiamo accennare ai chip sottocutanei ci viene un genuino brivido orwelliano. Con l'escamotage della videocamera che rivela lo sguardo dello spettatore, diventiamo protagonisti in prima persona, come in una sorta di videogioco in soggettiva, tipo gli sparatutto alla "Doom". Con Ralph Fiennes a interpretare "Lenny Nero" terminano le note positive e meritorie di una pellicola a tratti troppo confusionaria, falsamente adrenalinica, e anzi anche piuttosto noiosetta. Non molto apprezzato neanche da Nanni Moretti che in  APRILE  lo definì "una cazzata", soffre di una svolta thriller davvero poco convincente. La Lewis ("Faith" recita il suo nome) nella consueta veste da troiona sballata è poi insopportabile, ma quel che è peggio è che pare interpreti la sé stessa nella vita reale. Angela Bassett, pur conciata come Terence Trand d'Arby, è ancora un bel vedere. Innegabile che in "Strange Days" ci si ritrovi un vero e proprio mini-universo che, lontano dagli entusiasmi dei nerd, si fa comunque vedere. [FB]

 

[ID] di K. BIGELOW, CON R. FIENNES, A. BASETT, J. LEWIS, 1995, 139', 2.35:1