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CASINò
L'ESERCITO DELLE 12 SCIMMIE
I PONTI DI MADISON COUNTY

I SOLITI SOSPETTI
HEAT
SEVEN

GLI OCCHI DEL TESTIMONE

TESIS
LA MORTE E LA FANCIULLA
IL VILLAGGIO DEI DANNATI
DEAD MAN
L'ULTIMA ESCLISSI
LA SECONDA VOLTA
EXOTICA

DEAD MAN WALKING

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"...pestilenze, viaggi nel tempo, sindrome di Stoccolma... e molti la considerano una marketta"

 

 

Un carcerato viene scelto e inviato indietro nel tempo per scoprire l'ideatore e untore di un virus che ha contaminato e ucciso buona parte della popolazione mondiale, costringendo i pochi sopravvissuti ad un'esistenza sotterranea. Raggiunto il passato, viene scambiato per uno folle ed internato in manicomio. Evade, sequestrando la bella psichiatra che l'aveva in cura, cercando di portare a compimento la missione... Brad Pitt conferma le buone impressioni nell'anno in cui, sovraesposto, aveva già dato buona prova di sé diretto dalla rivelazione David Fincher, in un film di Terry Gilliam che molti considerano una marketta di lusso di un autore brillante svendutosi ad Hollywood. Niente di più sbagliato: "L'Esercito delle 12 Scimmie" contiene tutta la poetica dell'ex Monty Python e mantiene il tratto riconoscibilissimo dell'autore senza tradire i suoi fan. Su tutto si segnalano poi le atmosfere: dark e cupissime, da rivestire il film di una patina molto personale, certamente aliena a similari lavori prodotto nella factory losangelina. Con Pitt, ci sono poi un convincente Willis, ai primi lavori meno muscolari e più intimamente cerebrali, con la bella Madelaine Stowe che il buon Gilliam cinefilo porrà in parallelo [EVIDENZIA LO SPOILER] in versione bionda platinata, nella citazione-omaggio nel capolavoro hitchcockiano di cui gli stessi attori vedranno alcuni frammenti al cinema. Ricordo di aver visto la prima volta questo film proprio in una sala cinematografica del mio paese natale e di aver provato un brividino nell'assistere a codesta scena. Molti che hanno inoltre mal giudicato il personaggio interpretato dalla Stowe dicendo che non era credibile, non consideravano il noto complesso che va sotto il nome di "Sindrome di Stoccolma", dove la rapita solidarizza con il suo rapitore. La "Morte": inseparabile icona gilliamniana, compare nella sua raffigurazione medioevale nella conferenza da lei redatta. [FB]

 

[TWELVE MONKEYS] di T. GILLIAM, CON B. WILLIS, B. PITT, M. STOWE, FANT, USA, 1995, 131', 1.85:1