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Una comunità rurale americana improvvisamente cade vittima di un sonno letargico che dura alcune ore. Riavutisi dal momentaneo blackout, dieci donne si scoprono incinte. E una di loro è ancora vergine... Fa specie vedere Christopher Reeve, sapendo della sfiga mostruosa che l'avrebbe mal colto di lì a pochissimo; dire che non era neppure un cattivo attore, anzi. La regia di questo remake del '95 è di John Carpenter che firma l'ultimo suo lavoro per il cinema degno di nota, restando in verità piuttosto sobrio senza cedere al gore che l'ha reso celebre e lasciando fuori scena praticamente ogni dettaglio cruento; per gli estimatori del genere ci sono comunque un'ustione indotta, un impalamento e un'autopsia auto inferta. Il rifacimento ha il pregio di aver conservato il look originale per la progenie malefica: caschetti bianchi d'ordinanza inclusi. A tal proposito, una menzione di riguardo è da riservare a Lindsey Haun, che nel ruolo della leader dei simpatici frugoletti, risulta assolutamente inquietante: il suo sguardo è uno che non passa inosservato e la sequenza che la vede "interpretare" per un nanosecondo il ruolo di fanciulla di 6 anni affettuosa verso il "proprio" paparino è da consegnare alla storia del cinema horror. Peccato che il finale sia un po' troppo annacquato, come si a volte capita al regista che costruisce sapientemente la tensione, inserisce inquadrature magistrali, ritaglia scene memorabili, per poi capitolare velocemente la narrazione, mettendosi fretta quasi avesse un treno da prendere. Ma glielo si perdona, considerando pure a suo sfavore per l'essersi troppo soffermato sul bambolotto in vitro, decisamente di approssimata fattura. Belle scenografie, notevole fotografia e musica al solito sua. Funzionali gli effetti speciali visivi. Venuto meno il contesto dell'originale nato in piena guerra fredda USA-URRS, è duopo leggervi un sottotesto politico di critica al reazionario popolo stellestrisce. [FB]

 

[ID] di J. CARPENTER, CON C. REEVE E L. KOZLOVSKI, HORROR, USA, 1995, 98', 2.35:1, VOTO: 7