F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 8 0        1 9 8 1        1 9 8 2        1 9 8 3        1 9 8 4      1 9 8 5        1 9 8 6        1 9 8 7        1 9 8 8        1 9 8 9        >

 

TV               ●●●

BRAZIL
RITORNO AL FUTURO
LA ROSA PURPUREA DEL CAIRO
FUORI ORARIO
COMMANDO
IL GIORNO DEGLI ZOMBI

PHENOMENA
RE ANIMATOR
SPACE VAMPIRES
DEMONI
LA  MESSSA è FINITA
HANNAH E LE SUE SORELLE
IL COLORE VIOLA
L'ANNO DEL DRAGONE
WITNESS IL TESTIMONE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"ricordavo un episodio che non era male, e difatti scopro alla regia un certo Joe Dante"

 

 

Il tredicenne Danny è insicuro e impacciato come molti della sua età negli anni '80. Oggetto di scherno da parte dei coetanei che gli danno del fifone, dorme infatti ancora con la luce accesa. La sua prima volta senza libera da sotto al suo letto l'uomo nero che, appurato che non gli nuocerà, decide di usare ai suoi scopi... Ricordavo l'episodio "L'Uomo Ombra" ("The Shadow Man") numero 23 della serie di  AI CONFINI DELLA REALTA'   come uno con una marcia in più rispetto agli altri. Ed infatti rivedendolo scopro alla regia un certo Joe Dante. "Io sono l'uomo ombra e mai farò del male alla persona sotto al cui letto io vivo" la frase che ancora ricordavo nitidamente. Il regista che già aveva firmato uno dei quattro episodi che componevano quel film che già prendeva nome e mosse dalla mitica serie degli anni '50, è giustamente richiamato in causa, a ragione. Quello che si segnala infatti come uno dei migliori episodi della nuova serie inventa un tenebroso Uomo Nero ancor oggi abbastanza spaventevole, del quale nulla si vede se non il cappellaccio a larga falda posato sul capo. Oltre al finale scontatamente scorretto, si segnala il contorno scenografico che trovandoci in pieni anni tamarri contemplerà: maglioni rosa d'angora (a retaggio dell'ochetta della quale si è invaghito il nostro quattr'occhi) il bulletto che veste alla moda (perfetta antitesi del protagonista con il quale si incontrerà in quello che Dante darà contorni da un "OK Corral" notturno) e le musichette ritmate da batterie elettroniche in sottofondo. Per il resto c'è poco altro da dire avendo in diciotto scarni minuti raccontato tutto il necessario senza perdersi in fronzoli come spesso accade quando per spalmare una piccola idea su una troppo grande tavolozza si perde ritmo e sostanza. Pregi e difetti dell'operazione stanno tutti qui. Il lentigginoso Jonathan Ward sembra sposato per il ruolo di quello che volente o nolente farà una brutta fine. [FB]

 

[THE SHADOW MAN] di J. DANTE, CON J. WARD, J. PRESSON, M. RICH, HORROR, USA, 1985, 20', 1.33:1