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IL TOCCO DELLA MEDUSA
SOLAMENTE NERO
LA MALEDIZIONE DI DAMIEN
IL CACCIATORE
COMA PROFONDO
RAGAZZI VENUTI DAL BRASILE
LA SETTIMA DONNA
NON VIOLENTATE JENNIFER

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Quentin Tarantino l'ha apprezzato, tanto da ricalcarne il finale"

 

 

Tre rapinatori con il bottino di un colpo costato la vita già a due persone, si rifugiano in uno splendido villino isolato affacciato sul litorale dove sono riunite per un seminario cinque giovani studentesse, la suora che le ha in consegna e la domestica. Le scorribande dei lupi provocheranno un'insospettabile reazione delle prede. Scontata la conta iniziale per stabilire subito quante siano le donne del film: sono sette appunto, anche se la prima esce subito di scena uccisa con un ferro da stiro (!) Il lavoro di Franco Prosperi (celebre per i suoi "Mondo Cane" in tandem con Jacopetti) denota una regia dalla mano ferma che arrischia qua e la qualche innovazione (l'inizio dove si vedono solo corpi senza testa, tagliata dall'inquadratura) pur non trovando mai l'adeguata incisività, tant'è che le sequenze topiche degli stupri (l'ultimo è più un impalamento) risultano inefficaci. Risulta in parte la Bolkan mentre le performance di alcune ragazze paiono un po' forzate; quanto ai tre cattivi hanno tutti la faccia giusta per il ruolo, con in testa il belloccio Ray Lovelock avvezzo a intrufolarsi in comuni tutte al femminile (il cult di Mario Cervi del '70 parla chiaro). Le musiche che accompagnano le violenze, un po' dozzinali, sono opera (nientemeno) del maestro Roberto Pregadio. Che Corrado l'abbia in gloria. Prosperi, tratteggia nel finale che avrebbe richiesto una migliore gestione dei tempi la vendetta femminile/ista che nei tre uomini, ciascuno portatore di peculiarità negative propriamente maschili (aggressività, visione della donna-oggetto-sessuale, finta dolcezza) [EVIDENZIA LO SPOILER] identifica un unico nemico da sopprimere senza pietà. L'urlo disumano di Lovelock, eccessivo da suscitare ilarità, prelude al solito martirio al quale l'attore sembra destinato, questa volta a base di tortoni, rastrelli et similia. Quentin Tarantino l'ha apprezzato, tanto da ricalcarne il finale del suo  GRINDHOUSE  [FB]

 

di F. PROSPERI, CON F. BOLKAN, R. LOVELOCK E L. TROTTER, DRAMMA, ITALIA, 1978, 86', 2.35:1