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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Uno scrittore viene massacrato in stile "Cogne", ma non muore. Un commissario francese di stanza a Londra, indaga. Una psicanalista gli narra di come la vittima si considerasse causa d'innumerevoli sciagure... "Io sono un uomo capace di causare catastrofi". Basterebbe questa frase pronunciata dal romanziere, sullo sfondo del primo piano glaciale dello sguardo del carismatico Richard Burton a giustificare la visione di questo dignitoso film britannico, uno di quei film che passavano in tv, 3-4(cento) volte l'anno, durante la mia adolescenza e che sarà poi finito in qualche scatolone, abbandonato all'oblio. Il protagonista "Morlar", moderna cassandra, non è un semplice "scanner", Morlar è la morte, la morte incarnata, prerogativa che si diceva retaggio delle antiche "Parche" della mitologia greca: divinità aventi diritto di vita e morte sulle persone. Il pregio dell'opera è quindi un rivolgere lo sguardo in una dimensione decisamente più ampia e intrigante: esisteranno individui dotati di poteri (telecinetici) che presiedono (a loro insaputa) al contenimento demografico? L'abuso che fa Morlar di questo "potere", essendone pure consapevole, lo scivola nella follia: perdendo il controllo egli è incontenibile e la sete di anime, incontentabile. Lino Ventura è un simpatico ficcanaso (simil Colombo) il quale, nel corso dell'indagine, inizia a dubitare che il responsabile del tentato omicidio abbia agito a fin di bene. Anche Lee Remick è perfetta nel ruolo della psichiatra costretta ad arrendersi all'irrazionale di fronte all'evidenza dei fatti. La regia di "The Medusa Touch" è ordinaria, ma funzionale in tutta una prima parte giocata su flashback e costruita su un sapiente crescendo di tensione cadenzato da momenti di buon cinema (la separazione dall'ex moglie, tradotta in uno scontro verbale di rara ferocia). Meno compatta la seconda, più in linea con i disaster-movie del periodo. [FB]

 

[THE MEDUSA TOUCH] di J. GOLD, CON R. BURTON E L. VENTURA, HORROR, UK, 1978, 109', 1.33:1, VOTO: 8