F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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IL VIZIETTO
IL TRIANGOLO DELLE BERMUDE
ECCE BOMBO
IL PARADISO PUò ATTENDERE
FURY
HALLOWEEN
NOSFERATU

IL TOCCO DELLA MEDUSA
SOLAMENTE NERO
LA MALEDIZIONE DI DAMIEN
IL CACCIATORE
COMA PROFONDO
RAGAZZI VENUTI DAL BRASILE
LA SETTIMA DONNA
NON VIOLENTATE JENNIFER

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"raccolta di frasi celebri"

 

 

Michele Apicella e i suoi amici maturandi negli anni della contestazione, sono dei vitelloni degli anni '70, di felliniana memoria, o degli "amici miei" moni-germiani, ma hanno perso ogni residuo di entusiasmo, soffrono l'incomunicabilità e si trastullano senza convinzione cercando di riempire le loro vuote giornate... Primo vero film di Nanni Moretti (se si considera "Io sono un Autarchico" un esperimento su suggerimento kubrickiano) rivela un autore che non fa mistero delle sue idiosincrasie, mettendo in luce l'innata antipatia, insofferenza, misantropia, rabbia interiore. Un satiro si introduce in una roulotte preceduto da una maitresse. Già i dialoghi entrano nell'immaginario collettivo. "Come sta la Silvia?" "Silvia, non la Silvia, non siamo a Milano! Fica, non figa". "Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo direttamente?". E ancora: "sai, io ho certe mie idee sui segni zodiacali, che in qualche modo dovrò sviluppare". Fino all'epocale: "giro, vedo gente, mi muovo, conosco, faccio delle cose...". La narrazione procede frammentata, anche troppo, mancando un collante che invece il nostro autore troverà mettendoci ancora un altro film di mezzo, riducendosi perciò ad una raccolta di frasi celebri. Memorabile fu anche il confronto televisivo con il maestro Monicelli e l'imberbe Moretti, tirato in ballo in "Ecce Bombo", assieme a Manfredi ("il più sfacciato") Sordi ("te lo meriti Alberto Sordi!" rivolto al qualunquista al bar) addirittura ce n'è per Visconti e "i film con i tedeschi m'briachi". Lina Sastri è l'amica con l'esaurimento, poi c'è Augusto Minzolini (gli anni '70 hanno generato Mostri) e -a proposito di quanto sopra- riconosciamo l'attrice che interpreta "La Silvia" ("ma quando i miei non mi mantengono più, che cazzo faccio?!") che veniva massacrata nel masterpiece argentiano. L'ottimo Franco Piersanti azzarda polifonie ivesiane. Come si dirà nel lavoro successivo: "ci ha raccontato quanto sono soli e disperati i giovani d'oggi". [FB]

 

di E CON N. MORETTI, CON L. SASTRI, G. MAURI, L. ROSSI, P. GALLETTI, COMMEDIA, ITALIA, 1978, 103', 1.85:1