F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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VENERE IN PELLICCIA
UNDER THE SKIN
THE WOLF OF WALL STREET
NYMPH()MANIAC VOL.1
NYMPH()MANIAC VOL.2
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THE IMMIGRANT
HER
DALLAS BUYERS CLUB
A PROPOSITO DI DAVIS
ENEMY
LA GRANDE BELLEZZA

IL FUOCO DELLA VENDETTA
MOOD INDIGO
MISS VIOLENCE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"tanto scabroso per la plebe, quanto tabù invalicabile per il cinema italico"

 

 

Ai bordi di un lago sprofondato nel cicalare estivo del sud della Francia si consumano incontri più o meno occasionali di gay, voyers, individui solitari incapaci di elaborare il lutto di relazioni concluse alle spalle. In questo teatro naturale, un ragazzo è testimone di un omicidio. Ma l'attrazione sessuale per l'assassino lo induce a tenere in sé il segreto. Come non bastasse, lega con lo sconosciuto assassino incurante dei rischi... Strano popolo, i francesi. Sciovinismo a parte, non conoscono l'ipocrisia e la morbosità, tutte prerogative italiane. Dopo aver dedicato al sesso occasionale etero un titolo interessante come  NUDISTI PER CASO  che cercava (anche con successo) di fare un'indagina antropologica sulla coppia e i suoi tabù pur in chiave "leggera", vira qui su quello che a Bananas si chiamerebbe: "un atto criminale consumato negli ambienti più turpi, quelli della pederastia" (CIT). Sarà il tema trattato, sarà l'aver voluto "osare" in un tema potenzialmente tanto scabroso per la plebe, quanto tabù per il cinema odierno (in passato, basti citare  CRUISING  di Friedkin) ma la critica si è sperticata in elogi ed epiteti in cui echeggiava una definizione su tutte: "capolavoro", scomondando il caro Sir Alfred. Riportiamo tutto sulla terra, e valutiamo l'opera per quello che è: un bel noir a tinte forti (fortissime: VM 18) da far sembrare  I SEGRETI DI BROKEBACK MOUNTAIN  un film per educande. L'assenza di musica (solo rumori d'ambiente) e lo stile registico asciutto (finale aperto o irrisolto, che dir si voglia) riporta al gelido Haneke, anche riguardo una direzione di attori che va alla ricerca del realismo assoluto. Questo il buono di "Lo Sconosciuto del Lago". Il brutto è il sospetto che si sia inteso deliberatamente porre le basi per uno scandalo che, almeno a Cannes, non vi è stato. Resta il fatto di aver rivelato agli spettatori una realtà che a Bananas si tende a nascondere, sotto al tappeto di casa. [FB]

 

[L'INCONNU DU LAC] di A. GUIRADIE, CON P. DELADOCHAMPS, EROT/THRILLER, FRANCIA, 2013, 90', 2.35:1