F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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MOH

A HISTORY OF VIOLENCE
THE DESCENT
LA GUERRA DEI MONDI

LA CASA DEL DIAVOLO
NIENTE DA NASCONDERE
LADY VENDETTA

SIN CITY
DARK WATER
HARD CANDY
EDMOND
THE JACKET
THE DARK

SKELETON KEY
CREEP

SAW II

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Due fratelli con due amici si stanno recando al matrimonio di un loro compagno, quando un incidente all'auto li costringe a cercare aiuto presso una fattoria vicina. Nel granaio ha trovato ricovero un nugolo di pipistrelli... Ti West, con due lire in tasca e alcuni amici cari a fargli da attori, realizza nel quattro anni prima del suo primo vero film compiuto: quel quasi-capolavoro di  THE HOUSE OF THE DEVIL  del 2009, questo "The Roost" in virtù di chi consigliava che il miglior modo di imparare a fare un film è farne uno (Stanley Kubrick). Se il modus operandi riporta alla memoria i fasti di un certo Sam Raimi, dobbiamo qui frenare i facili entusiasmi dato che molta acqua dovrà ancora passare sotto i ponti di quel di Philadelphia prima che un ragazzino diciottenne alto e smilzo possa assurgere agli onori della cronaca dividendosi la testa della classifica di genere del 2009 con un maestro conclamato come Lars von Triar. Il canovaccio pare muovere i passi dal racconto di Stephen King -poi messo su pellicola- di un sanbernardo trasformato in mostro rabbioso dal morso di un pipistrello. West passa subito alla "sperimentazione umana" tanto che alla fine i quattro amici avrebbero sicuramente preferito passare la sera al bar fischiettando il simpatico motivetto di Gino Paoli. Manca un approfondimento sull'origine della progenie malefica e così i dialoghi non sono proprio memorabili. Ma i pregi di questa "tesi di laurea" stanno nelle inquadrature che il brillante spilungone alla mdp dimostra già di saper costruire, guardando poi con tutta evidenza al cinema degli anni '80 utilizzando una fotografia simpaticamente sgranata e optando per un gusto affine dell'illuminazione. Un amore spassionato per gli anni delle timberland e dei walkman che appare quanto mai strano se si realizza che il nostro West ancora non era nato. Simpatico il prologo-epilogo con un Tom Noonan novello Zio Tibia. [FB]

 

[ID] di T. WEST, con T. NOONAN, K. JACOB E V. HORNEFF, HORROR, USA, 2005, 77', 1.85:1, VOTO: 7