F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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FRONTIERES
JUNO

REEKER
FEED
BRAVEHEART
STIGMATE
TRAINSPOTTING
LA TERRA
SOLARIS
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COCENTI DELUSIONI

T R A I L E R

   
     

 

Una stazione di servizio in mezzo al nulla, con dentro cinque ragazzotti e nei dintorni uno strano "essere" con proprietà camaleontiche di mimetismo, una velocità portentosa di movimento e un frullatore come arma. Con questi ingredienti, mi ero fatto il "mio film", e non era poi male; diciamo che il 6 politico lo strappava. Peccato, che questo "Reeker" l'abbia invece diretto il fratello sfortunato di Ed Wood, tale Dave Payne, regista maldestro e scontato sceneggiatore di questo polpettone indigesto che tenta invano di creare suspance e generare terrore. Dopo un prologo che faceva pensare almeno ad un b-movie con una qualche dignità, lo svolgimento è una lenta, inesorabile, spirale discendente che sprofonda sempre più nella noia e nel ridicolo involontario. Ad un copione infelice che consegna agli "attori" battute improbabili, si unisce una messinscena rozza ed effetti ben poco speciali che sfociano ora nel patetico, ora nel grottesco incontrollato. Per rendere i "movimenti" del "Reeker" velocissimi si è optato per il vecchio trucco dello "stacco" e "ripresa" a spostamento avvenuto: roba da ragazzini ai primi passi con il super8. Recitazione -ovviamente- ai minimi sindacali, tanto per restare in linea con il resto; perfino il solitamente volenteroso Michael Ironside si guadagna a fatica il "cestino" con un cameo insapore alla "mordi e fuggi". Poi, il finale (scontatissimo) con spiegone e insistito flashback affinché anche i lobotomizzati divoratori di popcorn possano comprendere, è quanto di più irritante si poteva immaginare. Mi giunge eco che questa porcheria abbia generato un sequel. Una cosa è certa: a giudicare dal fetore, ne starò alla larga. Per inciso, ho letto due righe i mi sono bastate: hanno tentato di "spiegare" l'origine del "Reeker"... E si pensava di essere alla frutta già con il capostipite! Andato a male ancor prima di finire in tavola. [FB]

 

[ID] di D. PAYNE, con A. KEBBELL E M. IRONSIDE, HORROR, USA, 2005, 90', 1.85:1, VOTO: 3