F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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A PIEDI NUDI NEL PARCO
INDOVINA CHI VIENE A CENA
BARBARELLA
IL LIBRO DELLA GIUNGLA
TRE PASSI NEL DELIRIO
PER FAVORE NON MORDERMI...

GLI OCCHI DELLA NOTTE
BELLA DI GIORNO
IL LAUREATO

SI VIVE SOLO DUE VOLTE
NICK MANO FREDDA
RIFLESSI IN UN OCCHIO D'ORO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Brando sostituisce Clift, affiancando la Taylor nell'ultimo bel film di Huston"

 

 

In una grande tenuta all'interno di un'area militare in Georgia, sposato a una donna che non perde occasioni per umiliare e provovare in virtù dell'inabilità sessuale dell'uomo con costei, un Maggiore dell'esercito e istruttore all'accademia, vive un'esistenza vuota. Non va meglio al colllega anch'esso residente nella magione, la cui moglie ha avuto un grosso esaurimento nervoso. Costui la tradisce con la moglie del primo. Un soldato semplice inizia a insinuarsi nella vita di tutti quanti facendo entrare tutti ungualmente in crisi... Chiaramente le conseguenze saranno tragiche. "Una donna che si taglia i capezzoli con le forbici, la giudicheresti normale?". Dialoghi come questo fanno "Riflessi in un Occhio d'Oro" un film imperdibile (parrebbero scritti da un Tennesse Williams, tanto stanno in bilico tra il riso e il pianto). Se il cast brilla di stelle come Marlon Brando (seconda scelta, incredibile, dopo la prematura scomparsa di Montgomery Cliff) e Liz Taylor nel ruolo dell'alcolizzata, e che la regia è di John Huston, allora c'è ben altro poco da dire. Ci sono poi Julie Harris e Brian Keith. Le musiche parrebbero di Bernard Herrmann, e invece si legge un altro nome. Un epigono. I Riflessi del titolo sono (oltre a quelli evocati in un dialogo "di un pavone, che riflettono sogni grotteschi") quelli che riflette la retina del soldato semplice dal volto dell'esordiente Robert Forster messo ad accudire il cavallo della padrona di casa ("guardatelo, monta a pelo e nudo per giunta!") che scruta da fuori il matrimonio disfunzionale. Da culto i dialoghi non-sense del domestico filippino con la passione per Rachmaninov, "Anacleto" ("continuava a interferire e abbiamo dovuto chiuderlo in una camera chiusa"). Curiosità: alcuni fotogrammi del film che vedono Brando in uniforme, saranno riesumati da Coppola per dare un passato al Colonnello Kurz di  APOCALYPSE NOW  L'ultimo bel film di John Huston. [FB]

 

[REFLECTIONS IN A GOLDEN EYE] DI J. HUSTON, CON M. BRANDO, L. TAYLOR, DRAM, USA, 1967, 104', 1.85:1