F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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A PIEDI NUDI NEL PARCO
INDOVINA CHI VIENE A CENA
BARBARELLA
IL LIBRO DELLA GIUNGLA
TRE PASSI NEL DELIRIO
PER FAVORE NON MORDERMI...

GLI OCCHI DELLA NOTTE
BELLA DI GIORNO
IL LAUREATO

SI VIVE SOLO DUE VOLTE
NICK MANO FREDDA
RIFLESSI IN UN OCCHIO D'ORO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"opaco film Disney dotato di scarso appeal"

 

 

La storia di Moowgli: il piccolo cucciolo d'uomo allevato dalle bestie della foresta in un'India immaginifica...  Angkor-Ali e le sue foreste pluviali fanno da sfondo a "Il Libro della Giungla", ennesimo lungometraggio di animazione targato Disney. Vittorio Foa è la voce over che scopriremo a breve essere quella della bonaria pantera "Baghera". Il viaggio per riportare il bimbo allevato dai lupi tra i suoi simili sarà irto di peripezie anche per lo spettatore "over 6", trattandosi di un film decisamente "vietato ai maggiori". L'organizzazione militaresca degli elefanti, l'incontro con il serpentone che poi finirà nelle foreste di Sherwood, oranghi e scimmie in cerca del "segreto del fuoco", e la temuta tigre che un conto in sospeso con l'uomo, sono tutti elementi che vengono fortemente resi innocui da una produzione seriamente impegnata a far sì che i sogni dei bambini non si tramutino in incubi. Difatti il lungo episodio con gli avvoltoi è tedioso e quel che è peggio: manca totalmente una drammatizzazione. Scorrettissimi, come sempre da Disney, le "morti apparenti", ampiamente previste da chiunque abbia un minimo di cervello (i bambini ci saranno arrivati prima di tutti) con conseguenti "ritorni". Tra le canzoncine, parecchio in stile anni '20, è simpatica "Ti Bastan poche briciole" su ritmo dixieland e il charleston ballato dalle scimmie e dall'orso "Balou". Per il resto: il film è opaco e dotato di assai scarso appeal, invecchiato molto male e nemmeno convincente sotto l'aspetto grafico: i disegni spesso sembrano "preparatori" appena superati gli schizzi e le bozze. Insomma: tutto da buttare? C'è di peggio nel dorato mondo Disney e pertanto il giudizio non può nemmeno essere troppo inclemente. Certo è che una pellicola di animazione dove il protagonista non ha nemmeno una caratterizzazione che te lo faccia risultare un minimo simpatico, è da evitare a prescindere. [FB]

 

[THE JUNGLE BOOK] DI W. REITHERMAN, ANIMAZIONE, USA, 1967, 78', 1.33:1