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A PIEDI NUDI NEL PARCO
INDOVINA CHI VIENE A CENA
BARBARELLA
IL LIBRO DELLA GIUNGLA
TRE PASSI NEL DELIRIO
PER FAVORE NON MORDERMI...

GLI OCCHI DELLA NOTTE
BELLA DI GIORNO
IL LAUREATO

SI VIVE SOLO DUE VOLTE
NICK MANO FREDDA
RIFLESSI IN UN OCCHIO D'ORO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Chi semina, raccoglie: una baronessa sulla falsariga di una Lady Godiva, un freddo sottoufficiale austriaco e un divo debosciato di Hollywood, tutti perseguitati dalla propria coscienza in virtù delle rispettive malefatte... Anno 1967, tre registi: Roger Vadim Louis Malle e nientemeno che Federico Fellini, si riservano una quarantina di minuti a testa al servizio di tre racconti gotici liberamente tratti da Edgar Allan Poe: "Metzgerstein", "William Wilson" e "Toby Dammit" (vero titolo: "Non scommettere la testa col diavolo"). Tralasciando il primo dei tre, che più che seguire una storia sembra esclusivamente dedicarsi a rincorrere le curve di Jane Fonda (e noi sappiamo quanto sporcaccione sia Vadim) passiamo a esaminare il ben più significativo episodio firmato Louis Malle. La vicenda vede il perfido personaggio con il volto di Alain Delon fronteggiarne un secondo dall'identità semi-celata da una mascherina da zorro. [EVIDENZIA LO SPOILER] Nell'incontro con il proprio doppelganger incarnato, rappresentante quella coscienza che proprio non appartiene al protagonista, la confessione fatta ad un prete alla ricerca della tardiva assoluzione che ormai non può più riparare al danno. Belle donne (la Bardot) buoni momenti e un indubbbio pathos nella coda. A chiudere, giunge il folgorante, visionario episodio felliniano, in forma bipartita: l'ouverture è tutto un caravanserraglio di quei volti grotteschi che da anni fondano l'universo del grande cineasta, che qui assumono un alone tetro precorrendo il funereo "Casanova" in una cornice dantesca (dalle vetrate in aeroporto: scorci di malebolge). Dopo l'ampia introduzione in cui tutta la vacuità accessoria al mondo dello spettacolo fluttua attorno all'apatico personaggio di Terence Stamp, la valvola di sfogo e unica via possibile di fuga resta la folle corsa notturna a tutta velocità a bordo della fiammeggiante Ferrari, incontro ad un destino segnato. [FB]

 

DI R. VADIM, L. MALLE E F. FELLINI, CON A. DELON, HORROR, ITA/FRA, 1967, 121', 1.85:1, VOTO: 5/7/9