F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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THE RING
IN LINEA CON L'ASSASSINO
PANIC ROOM

MAY
INSOMNIA
28 GIORNI DOPO

SECOND NAME
CABIN FEVER
FEMME FATALE
SIGNS
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"ritorno al thriller di De Palma penalizzato da una sceneggiatura poco credibile"

 

 

Un paparazzo tontolone scatta per caso un paio di foto che incastrano una ladra di identità oltre che ladra di gioielli, recentemente autrice di un furto sulla Croisette, braccata dalla brutta gente che l'aveva assoldata... Film di coincidenze che segnava il ritorno al thriller di Brian de Palma, facendo ben sperare i fan d'un tempo. Film girato molto bene come quasi tutti i suoi, ma penalizzato fortemente da una sceneggiatura davvero nel suo complesso assai poco credibile. Sin dal lungo incipit sulle note di un finto Bolero (Kubrick avrebbe detto: "che senso ha commissionare ad un compositore qualcosa che c'è già, ed è migliore?!") tutto comunica chiaramente allo spettatore il senso di un concatenarsi di azioni affidate al caso (e qui il finale parlerà chiaro in tale senso). Ma è l'assommarsi di incongruenze davvero improbabili a mettere a dura prova la buona fede del cinefilo anche più ben disposto, e penso alla protagonista (l'algida, ma bellissima Rebecca Romijn) e al suo incontro casuale (?) con il suo doppio speculare (doppelganger?). Cose da Lynch, non da un De Palma al quale mai è stato rilasciato il patentino dell'onirico a cui tutto è concesso. Altra scena che indispone è la confessione al fotoreporter dal volto di un Antonio Banderas decisamente fuori parte: per quale motivo vuotare il sacco al tipo, poco prima di fregarlo? Solo per ostentare quell'insana cattiveria di cui la bellissima manipolatrice pare farsi vanto ("sono guasta dentro" afferma con sicumera). Ed è meglio tacere sullo scorrettissimo pre-finale i cui limiti sono già nelle righe sopra riportate. Per il resto, "Femme Fatale" è un film de palmiano nel midollo: con erotismo (in verità più patinato del solito) ralenti, lunghi periodi non dialogati. Peter Coyote è schiacciato in un ruolo marginale che si poteva tranquillamente tagliare in sede di montaggio e nessuno se ne sarebbe accorto. Film che scorre via come l'acqua ma ha della stessa l'egual sapore. [FB]

 

[ID] di B. DE PALMA, CON A. BANDERAS E R. ROMIJN STAMOS, THRILLER, USA, 2002, 110', 2.35:1