F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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THE RING
IN LINEA CON L'ASSASSINO
PANIC ROOM

MAY
INSOMNIA
28 GIORNI DOPO

SECOND NAME
CABIN FEVER
FEMME FATALE
SIGNS
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Bionda ostinata indaga su una leggenda metropolitana che tanto leggenda non è: dal momento che chi guarda una certa videocassetta maledetta, muore davvero. Era da un bel po' che un film mi spaventava così. Ero prevenuto (si sa quello che hanno combinato ad Hollywood in fatto di genere horror, da secoli a questa parte) e invece ho dovuto ricredermi: buona prova d'attori, regia cinefila e virtuosa, fotografia molto curata tutta virata ai toni freddi e per la prima volta (!) effetti speciali impiegati in modo intelligente e mai invasivo. Per tutti gli anni '90, appena entrava in scena l'effetto speciale: scoppiavi a ridere. Altro che spaventare. Al bando quindi l'ironia, e un plauso a tutti gli interpreti a cominciare dalla Watts che risulta credibile in un ruolo in-credibile (l'ennesima wonder woman). L'inizio è alla "Scream" ma è solo una citazione (come a chiudere i conti con il recente passato) dal momento che subito la sceneggiatura vira a 180° e regala momenti di puro terrore. Della trama non voglio rivelare nulla perché proprio non sapendo nulla me lo sono gustato a dovere. Leggendo recensioni "Spietate" ho colto aspetti interessanti, simbologie e metafore (la bambina attaccata alla corrente come un elettrodomestico) ma il regista ci avrà davvero pensato? Che questo Verbinski abbia imbroccato piuttosto "il film della vita"? Il suo carnet annovera del resto titoli come: "The Mexican" (fatto regolarmente a pezzi dalla critica) e i "Caribbean's Pirate" (qui da noi: i "pirati", nelle varie maledizioni) che almeno agli albori ispiravano più che altro un viaggio a Gardaland (ma il terzo episodio, l'ho gradito assai). Ad ogni modo in "The Ring" si lascia molta libertà d'interpretazione allo spettatore e la cosa m'è piaciuta, in un'era dove, se non ti dicono tutto-ma-tutto in coda al film, -vedasi "Matrix Reloaded"- il pubblico in sala -nel suo piccolo- s'incazza. Raro di remake yankee-nipponico che ha bellamente superato l'originale. [FB]

 

[ID] di G. VERBINSKI, CON N. WATTS E B. COX, HORROR, USA/GIAPPONE, 2002, 110', 1.85:1, VOTO: 9