F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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T R A I L E R

   
 

"film sentimentale in bilico sul filo della fantascienza, assolutamente non disprezzabile"

 

 

Ancora scosso da una storia sentimentale finita male, oltreché da un lutto, un ragazzo, fresco di supporto mentale, è avvicinato da una stramba ragazza che paga in contanti e rivela un portafoglio zeppo di banconote. Dopo aver flirtato parecchio, rivelerà al ragazzo una verità difficilmente credibile: giunge dal futuro e sta accumulando fondi necessari per curare la madre, minata da un male e destinata a morire... Fermo restando che il miglior film sentimentale dai connotati "folli" resta, incontrastato  SE MI LASCI TI CANCELLO  ma devo ammettere che pure questo "Long Weekend" ("Un Lungo Weekend") che pure attinge da classiche situazioni in altrettanti "classici" del passato, si lascia davvero vedere. E scrivo da "non amante" del genere "persone si amano". L'inserto fantastico è qui dato dato dal racconto che la ragazza fa al protagonista, giurandole che di come lei provenga dal futuro, esattamente dall'anno 2052. Se Fitteock lo ricordiamo nel recente serial   RATCHED  (come dimenticarlo?!) la Chao, con quel mix di oriente e occidente, con il suo personaggio di "Vienna" (bel nome originale!) rappresenta proprio la perfetta "viaggiatrice" che proviene o che potrebbe provenire da un altro tempo. E tutto il film è giocato su questo equivoco, andando poi a confondere le certezze eventualmente acquisite dallo spettatore. Inoltre l'intelligenza degli sceneggiatori è dare la sensazione agli stessi spettatori di un fatto dato ormai come "acquisito", sempre ovviamente nella ben nota sospensione della credulità: condizione necessario sufficiente per poter apprezzare un lavoro come questo. Come dimostrano le stroncature, fra cui quella del noto 'Davinotti', che in tutta evidenza non ne è provvisto. La regia e così la sceneggiatura sono abili a mantenere il filo del discorso senza sbracare in facili sentimentalismi o in "stronzismi romanticoidi" (Felice Andreasi).  [FB]

 

[ID] DI S. BASILONE, CON Z. CHAO, F. WITTROCK, , SENTIMENTALE/FANTASTICO, USA, 2020, 90', 1.85:1