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T R A I L E R

   
 

"il remake de 'Il Giorno degli Zombi' di Romero con Mena Suvari, perde su tutta la linea"

 

 

Dopo l'evento che ha trasformato i morti in atleti buoni per le olimpiadi di atletica leggera, l'esercito sta studiando un rimedio in un bunker iperprotetto nel sottosuolo di un parco natuale. Si credono al sicuro... Remake de  IL GIORNO DEGLI ZOMBI  di Romero, che pur rappresentando il tassello minore della trilogia sui "morti viventi" del regista e teorico del cinema americano, era pur sempre un film con grandi spunti, in primis il tentativo di "rieducazione" dello zombi, che ancora oggi solo a ripensarci produce un bel po' di turbamenti. Questo remake, che non era poi proprio necessario, e che segue la stupidità che già permeava nel remake precedente, firmato da Snyder, ovvero quel  L'ALBA DEI MORTI VIVENTI  che già era un abominio, con gli "xombi centometristi" che facevano solo ridere, prodotto inoltre completamente svuotato della critica e del sottotesto dichiaratamente polico del gran film di Romero prodotto e distribuito da Argento. Protagonista assoluta qui è Mena Suvari, che però non ha un personaggio molto sfaccettato da poter gestire. Tutto, come facilmente si può immaginare, si riduce ad un gran rincorsone, per di più in ambienti pressoché chiusi, come era già in parte nel film originale, ma manca la cura nel quale si rappresentava il contrasto tra il "dentro" e il "fuori". Inoltre se là c'era il contesto della zona caraibica, che poi nel finale tornava davvero indicativo, qui abbiamo una specie di parco di Yellowstone che davvero non contribuisce per nulla alla narrazione. Spoiler? Beh, alla fine i sopravvissuti se ne andranno via in jeep. Bello. Qui ci sono i boschi, utili per i "rincorsoni" (SIC). Gli zombi riescono pure a muoversi velocemente tagliati in due, mozzi dalla cintola in giù; in una sequenza tenteranno di avere la meglio sulla Suvari in un cunicolo per l'aria. Il gore ovviamente c'è, ma tutto il fascino mysterico e apocalittico del film di riferimento perdono su tutta la linea. [FB]

 

[ID] di S. MINER,  con M. SUVARI, N. CANNON, M. WELCH, A. MCCORD, HORROR, USA, 2008, 86', 1.85:1