F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
T E M P O L I B E
R O
B I K E
<
2 0 2 0
2 0 2 1
2 0 2 2
2 0 2 3
2 0 2 4
2 0 2 5
2 0 2 6
2
0 2 7
2 0 2 8
2 0 2 9
>
●●
V PER VENDETTA
KING KONG
BATMAN BEGINS
SIN CITY
LA MARCIA DEI PINGUINI
MALEDIZIONE DEL CONIGLIO
LA SPOSA CADAVERE
LA VENDETTA DEI SITH
DOMINO
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
I FRATELLI GRIMM...
BROKEN FLOWERS
I FANTASTICI QUATTRO
THANK YOU FOR SMOKING
MADAGASCAR
T R A I L E R
"il sospetto che sia solo un vuoto esercizio intellettuale è forte"
Attrice e regista raggiunge in un B&B dove la attendono i padroni di casa: una coppia che vede lei in stato interessante. Ma qualcosa, un elemento imprevisto fa capitolare la situazione portando a eventi tragici... Audrey Plaza è la mattatrice di questo "Black Bear", film strambo che si completa nell'ultimissima inquadratura chiarificatrice. Questo film elabora la tematica del "sentirsi traditi" dal punto di vista di una donna, ma niente è come sembra. Infatti il discorso metafilmico in breve sfonda la porta e riconduce il tutto ad un altro stato. L'attrice è brava e la sua performance può definirsi "immersiva", specie quando la seconda narrazione ci riporta al backstage della realizzazione di un film dove questa ha il ruolo della protagonista e somatizza, interiorizzandola sin troppo, la sua parte nella storia. Il discorso si pone quindi dove è lecito porre il limite tra finzione e realtà, professione e immedesimazione. Premiato in giro riscuotendo consensi, l'Orso Nero richiamato dal titolo, e riportato in calce a capo dei capitoli che compongono la struttura narrativa della pellicola e che scompone (vedasi la locandina) il narrato in "prismi", quasi fossero realtà parallele, forse andava affidato a mani più rodate, e senza scomodare Sua Maestrà David Lynch (al quale il mondo del Cinema non dovrà mai smettere di esserne riconoscente) avrebbe dato altri risultati nelle mani anche solo di un epigono di Inarritu, e alludo al suo BIRDMAN anche se ultimamente pare essersi perso pure lui. Sì, perché a tirarla troppo lunga (dove si vorrà arrivare nell'ultimo fotogramma "chiarificatore") la noia inizia a impadronirsi della scena per quanto riguarda lo spettatore, che inizia a trovare fastidio per quello che -a conti fatti- pare più che altro un esercizio intellettuale fine a sé stesso. L'aver troncato di brutto la prima linea narrativa, che era sicuramente la più interessante, potrà infastidire i più. [FB]
[ID] CON M. L. LEVINE, CON A. PLAZA, C. ABBOTT, S. GADON, DRAM/THRILLER, USA, 2020, 105', 1.85:1