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T R A I L E R

   
     

 

Kowalsky è un vecchio ringhioso che prova insofferenza verso tutti, famigliari compresi. Le vicissitudini di alcuni vicini di casa asiatici gli daranno l'occasione per riscattare una coscienza ancora tormentata dai rimorsi. Clint Eastwood firma in "Gran Torino" la sua epigrafe d'attore, e lo fa con il consueto mestiere e con un colpo di coda che lascia i lucciconi agli occhi: auguriamoci che ci ripensi (ma ne dubito) e non voglia far sì che questa sia davvero l'ultima sua apparizione sul grande schermo. Gran Torino è un film che per buona parte si assesta sulla media (alta) dei lavori più dignitosi del granitico attore/autore segnati da una grande conoscenza del mezzo (vedasi il magnifico dolly all'indietro tra le vetture delle due gang rivali) senza dimenticarsi mai di approfondire le psicologie con la consueta sensibilità. è in coda che il vecchio leone sferra la sua zampata e fa sì che questa sua ultima fatica faccia quasi sentire il fiato sul collo ai due capolavori che ci ha regalato nella sua maturità artistica: "Gli Spietati" e soprattutto "Million Dollar Baby". Qui, non tutto funziona alla perfezione e alcune figure possono apparire insistite (il prete) stereotipate (la bande giovanili che si fanno guerra ad ogni occasione) o (di certo volutamente) lasciate a margine (l'inadeguatezza della forza pubblica nel garantire adeguata protezione ai propri cittadini) ma rientrano perfettamente nel "piano" che il protagonista Walt architetta per restituire la pace ai suoi amici: un personaggio, dapprima tutto fuorché simpatico (misantropo, egoista e razzista) che compierà più o meno consapevolmente un percorso per ritrovare anzitutto sé stesso. [EVIDENZIA LO SPOILER] Il testamento spirituale del "un tempo" reazionario Clint che è quello del personaggio a lungo interpretato per Don Siegel. Una parabola d'attore meditata ma anche rischiosa. Bastava poco per fare cilecca, ma il vecchio Clint non ha sbagliato l'ultimo colpo. [FB]

 

[ID] di E CON C. EASTWOOD, CON B. VANG E A. HER, DRAMMATICO, USA, 2008, 116', 2.35:1, VOTO: 8