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T R A I L E R

   
     

 

Due donne, due storie che parlano di una disperata ricerca della felicità: la prima è una all'apparenza risoluta direttrice di un ristorante che cerca di soffocare i dolori di una ferita mai rimarginata attraverso il sesso occasionale, la seconda è una madre di famiglia con una relazione extraconiugale con un messicano. Tredunion tra l'una e l'altra vicenda: la figlia di un aviatore addetto alla disinfestazione dei campi di mais... Un film dello sceneggiatore Guillermo Arriaga senza Inarritu alla regia, diventa un film di Inarritu senza Inarritu. La dislocazione deframmentata è come consuetudine il marchio di fabbrica: con questo espediente la narrazione cattura immediatamente l'attenzione dello spettatore, costretto giocoforza a cercare di mettere i tasselli al proprio posto. Manca però quel pathos che solo l'abile cineasta messicano -qui assente- riusciva ad ottenere dalla magica alchimia con la parola scritta dell'amico-collaboratore. Quest'ultima, resta comunque di prima grandezza e per quanto Arriaga abbia appreso dal maestro e per come gli attori -meglio- attrici (una rediviva ed intensa Kim Basinger, la sempre splendida Charlize Theron e la rivelazione Jennifer Lawrence) diano tutte sé stesse alla riuscita dell'opera, le corde dell'anima restano in ultima analisi solo accarezzate e l'epopea, volgendo al termine, si annacqua (dopo la "rivelazione" che fa sì che le storie si intersechino) quando invece dovrebbe deflagrare raggiungendo lo zenith emotivo. Buone le musiche, usate giustamente con molta parsimonia, e meravigliosa la fotografia a risaltare gli scenari naturali mozzafiato. Nonostante il limite prima rivelato è uno spettacolo che rapisce per quasi l'intero corso, risultando stimolante nel suo svelare lentamente il mosaico complessivo, mettendo a nudo i sentimenti delle figure femminili protagoniste sulla scena. La collina che brucia nel titolo è più propriamente un monte, venereo. [FB]

 

[ID] di G. ARRIAGA, CON C. THERON, K. BASINGER E J. LAWRENCE,  DRAMA, USA, 2008, 110', 2.35:1, VOTO: 7