F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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IL COMMISSARIO PEPE
PRENDI I SOLDI E SCAPPA
BUTCH CASSIDY
SATYRICON
DILLINGER è MORTO
TOPAZ

AL SERVIZIO DI SUA MAESTà
IL MUCCHIO SELVAGGIO
UN UOMO DA MARCIAPIEDE

QUEIMADA
LA CADUTA DEGLI DEI
EASY RIDER

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"non è male, ma con un protagonista che difetta della verve del predecessore"

 

 

Attirato in trappola con la solita esca, una contessa che inscena un suicidio, tentano di cambiare i connotati a James Bond che però ha già fatto da solo (plastica?!). Conosce il padre di questa che le offre due mani: quella della figlia e quella per aiutarlo nella ricerca del suo arcinemico Blofeld, Numero Uno della Spectre... Primo tentativo, fallito, di ripartire con un nuovo ciclo dopo che il primo si è concluso per abbandono dell'attore protagonista. Fuori Connery la produzione ci prova con l'australiano George Lazenby: un bell'imbusto sì, ma con le orecchie a sventola, troppo inamidato e senza una traccia della verve che supporti l'ironia delle sue battute. La regia ne è conscia e ci mette molto ad inquadrarlo, cercando di renderlo poi più famigliare che può con balocchi e profumi (rimandi musicali) che però non bastano. Perciò, come a voler sempre più prendere le distanze dall'inarrivabile modello (giungendo a piazzare addirittura un finale amaro) si gioca anche la carta dell'ambientazione: dal mare e dal caldo al freddo delle alte Alpi svizzere. Non so all'estero ma in Italia senz'altro hanno contribuito al flop epocale la miriade di filmetti apocrifi nati sull'onda della serie originale: per gli spettatori vedere un Bond con un volto diverso (pur conservando la voce di Pino Occhi nel doppiaggio, altra scelta che si rivelerà controproducente) deve essere parso di trovarsi davanti ad uno dei suoi cloni. L'italianità vede qui il buon Ferzetti, capo dell'organizzazione criminale "Unione Corsa". Oltre a Savalas e Diana Rigg (l'ex Emma Peel in "Agente Speciale") e la splendida location costituita dal rifugio in cima al "Piz Gloria" i patiti dell'azione avranno a disposizione due spericolate discese (sci e bob). "Al Servizio Segreto di Sua Maestà" non è male, ma se Connery avesse detto sì, con Brynner e la Christie sarebbe potuto essere ben più memorabile. Luis Armstrong canta "We Have all the Time in the World". [FB]

 

[ON HER MAJESTY...] DI R. HUNT, CON G. LAZEMBY, T. SAVALAS, D. RIGG, SPIONAGGIO, UK, 1969, 133', 2.35:1