F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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ANTROPOPHAGUS
BUIO OMEGA

ZOMBI 2
PAURA NELLA CITTà DEI...
QUELLA VILLA ACCANTO AL...
NON AVERE PAURA DEL BUIO
IL DELITTO DEL DIAVOLO
LA VENDETTA DEI MORTI...
QUEL MOTEL VICINO ALLA...
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COCENTI DELUSIONI

T R A I L E R

   
     

 

Sullo sfondo di chalét e verdi montagne, Francesco, giovane imbalsamatore, perde la fidanzatina, oggetto di fattura di morte da parte della governante Iris. Non si arrende e dopo le esequie, ne trafuga il corpo... Momento clou di questo filmaccio a tinte forti, dopo l'espianto degli organi della poveretta (ripreso con dovizia di particolari) è la delirante sequenza dove il cuore dell'amata viene da lui divorato (!!!) prima di drenare via il sangue dal cadavere. Indi, abbiamo un'autostoppista rimorchiata con facilità, seviziata (strappo di unghie con tenaglia), soffocata, dissezionata grazie all'intervento della solerte Iris e disciolta in acido nella vasca da bagno. Cose così. Lui si consola poi facendosi allattare al seno dalla governante. L'attore ha gli occhi da triglia lessa e l'attrice che impersona Iris, la dentiera. Fondamentalmente il film di Joe D'Amato (alias Aristide Massaccesi) targato '79, altro non è che un carosello di sequenze allucinanti dall'alto tasso emoglobinico, alternate a cadute di stile che lasciano basiti. Qualche esempio: la governante che masturba il giovine dinanzi al giaciglio col cadavere impagliato. Il canovaccio si ripete poi sempre uguale: lui incontra una ragazza che fa footing e dato il giovine cucca più di Tony Manero, se la porta subito a casa, mettendo in pratica la pessima l'idea di spupazzarsela sul letto accanto alla sua "bambola eterna"; lei ci rimane male, lui la uccide ed Iris lo aiuta ad occultarne i resti mortali. La direzione degli attori è pessima e quel che è peggio è che al copione ripetitivo il regista è incapace di imprimervi un qualsivoglia mordente. Personaggi come macchiette (il curiosone delle pompe funebri che entra ed esce dalla villa degli orrori senza essere mai notato) e situazioni folli e paradossali gratuite (la vecchina che bofonchia la macabra filastrocca davanti alla discoteca) a fare da contorno ad una vicenda già di per sé poco credibile. [FB]

 

di J. D'AMATO , CON K. CANTER, C. MONREALE E F. STOPPI, HORROR, ITALIA, 1979, 93', 1.85:1, VOTO: 2