F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 8 0        1 9 8 1        1 9 8 2        1 9 8 3        1 9 8 4      1 9 8 5        1 9 8 6        1 9 8 7        1 9 8 8        1 9 8 9        >

 

●● ½

BRAZIL
RITORNO AL FUTURO
LA ROSA PURPUREA DEL CAIRO
FUORI ORARIO
COMMANDO
IL GIORNO DEGLI ZOMBI

PHENOMENA
RE ANIMATOR
SPACE VAMPIRES
DEMONI
LA  MESSSA č FINITA
HANNAH E LE SUE SORELLE
IL COLORE VIOLA
L'ANNO DEL DRAGONE
WITNESS IL TESTIMONE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"intenzionato a chiudere il cerchio, Perkins partorisce un ibrido sospeso tra gli anni '60 e '80"

 

 

Una novizia perseguitata dal complesso di colpa e che ha perduto la fede lascia il convento nel bel mezzo del deserto dell'Arizona, un balordo cerca di raggranellare qualche soldo, una giornalista coltiva un'ossessione. Finiranno tutti nel motel Bates, dove la mamma del proprietario si appena re-insediata... Riprendendo esattamente dove era finito  PSYCO 2  questa volta il timone č retaggio di quell'Anthony Perkins intenzionato a chiudere una volta per tutte il cerchio. Se il prologo č di ambientazione hitchcockiana, (con quel campanile del convento di vertighiana memoria) Perkins, per il resto, allestirą una regia a tratti un po' televisiva ma con qualche guizzo rimarchevole (carrello, ripresa dall'alto) giungendo a proporre (virati in b/n, come doveva essere l'intero film secondo i voleri del regista cassati dalla Universal) due momenti dei capitoli precedenti. Ritornare al Bates Motel č sempre un'occasione da non perdere (vedremo come Norman si procurava i volatili da impagliare) e se a conti fatti "Psycho 3" č -contrariamente a quanto recita la fanzine in manifesto- il meno emozionante di tutti, riesce a conquistarsi una sua ragion d'essere. Tra kitch (la "mamma di Norman" scambiata dall'ex suorina svitata per la Vergine Maria!!!) scivoloni volontariamente trash (dopo la scena della doccia, abbiamo qui quella del "cesso") l'improbabile storia d'amore (alla quale Cupido metterą fine) e folgoranti lampi camp (la squillo uccisa nella cabina del telefono) e ironici (la scena della ghiacciaia che il Maestro avrebbe approvato) l'unica regia di Perkins riserva infatti rovesciamenti prospettici di una certa levatura (Norman dentro l'auto che sprofonda nel lago, la creatura si rivolta contro la sua "creazione") e partorisce un ibrido sospeso tra gli anni '60 (richiamati anche dalla fotografia) e i trucidi '80 (le musiche elettroniche). Lo spiegone finale rimetterą i tasselli scompaginati nell'83 al giusto posto. [FB]

 

[ID] di E CON A. PERKINS, CON D. SCARWIRD, J. FAHEY, R. MAXWELL,  THRILLER, USA, 1985, 89', 1.85:1