F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"delirante guazzabuglio di Riccardo Freda, con streghe, castelli medioevali, e... Maciste!"

 

 

Scozia. Una strega viene bruciata sul rogo. Cent'anni dopo, le donne del villaggio sono colpite da un'autentica "frenesia del suicidio", cercando di impiccarsi al grande albero del villaggio. I tentativi di distruggerlo sono vani: i rami recisi, ricrescono! Quando giunge lì una discendente della strega per installarsi al castello, i villici non la prendono bene e provano a bruciare anche lei. Per fortuna passava di lì Maciste... Già se in calce ai titoli si legge: "l'Inferno è stato girato alle Grotte di Castellana, Puglia" la pellicola parrebbe promettere niente di buono. Curiosamente le location saranno invece l'unica cosa azzeccata (i campi lunghi con il brulicare dei dannati tra gli anfratti sembrano usciti dalle tele del Doré) in un guazzabuglio di generi (sandalone-gotico-fantas) e personaggi, con streghe, castelli medioevali e chiaramente lui: il semidio della mitologia d'annunziana Maciste! Il connubio streghe e miti può sembrare forzato (ma non lo sarà per Milius) e Freda tiene bene a mente i baviani  ERCOLE AL CENTRO DELLA TERRA  e  LA MASCHERA DEL DEMONIO Peccato solo per una recitazione sopra le righe del cast (saranno anche isterici, ma esclamare con enfasi teatrale:  "sono tutte cagne del Diavolo!!!" cercando di dare alle fiamme il maniero alla prima luce accesa dei nuovi avventori, è francamente troppo) con Maciste (SIC) che poi, capita lì a cazzo (anzi, a cavallo!!) e nessuno che gli chieda chi diavolo sia. La sequenza in cui "lotta" (leggi: fare le coccole) con una paciosissima leonessa camuffata da leone (con criniera posticcia) e con pitoni sedati e acquile impagliate, proietta "Maciste all'Inferno" nell'averno del trash. E' nella cura dei dettagli il divario con Bava, anche se di questo l'autore ebbe a lamentare un budget ridicolo. Il ritmo è narcolettico e dato che la storia ha il fiato corto, si ricorre al 'repertorio' in celluloide (20 film!) del pannocchione, pure quando non interpretato da Kirk Morris! [FB]

 

DI R. FREDA, CON K. MORRIS, H. CHANEL, V. SILENTI, A. BOSIC, FANTASTICO, ITALIA, 1962, 88', 1.85:1