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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"capolavoro di Lattuada, per 2/3 commedia brillante, poi dramma di allucinante potenza"

 

 

Integerrimo siculo trapiantato al nord chiede e ottiene di convertire il "premio operosità" in una vacanza nella natia Sicilia, al fine di far conoscere a genitori e parenti la bella moglie e i due bambini. In realtà, in "alto", ci si adopera affinché l'uomo si sdebiti del posto di lavoro a suo tempo ottenuto tramite occulti intermediari... Capolavoro di Alberto Lattuada, "Mafioso", con Alberto Sordi, è sicuramente anche uno dei suoi film più forti. "Picciotto d'onore" a diciotto anni, ai tempi dello sbandamento, è rincorso dal suo passato, rivelando ad occhi maturi un qualcosa che rammentava come folklore. Il ritratto dell'entroterra siculo è impietoso: persino i vecchi si accapigliano come bambini in una baruffa, ma in ogni caso, si parla della realtà (almeno riferita all'immediato dopoguerra) per quanto scomoda e spiacevole possa considerarsi. Lattuada diventa quindi verista, abbandonando gli improbabili melodrammoni degli esordi,  ANNA  in primis. "Fatti sposare prima che ti ricrescano i baffi" (frase che nasconde il messaggio che quello che sei, torni ad essere, anche se ti travesti) dice il protagonista alla sorella, dopo essersi prestata al restyling della brava e dolce mogliettina milanese, se non che gli sguardi severi e inquisitori della madre del protagonista verso Norma Bengell, la freddano pure quando questa si accende la sigaretta credendo di essere a fine pasto, quando si è ancora agli antipasti. Per 2/3 il registro è quella della commedia brillante, poi si cede il passo al dramma (di allucinante potenza) di un uomo che precipita in un pozzo di cui non conosce il fondo, ignorando il perché ("devo consegnare una lettera!") e il quando ("il viaggio sarà lungo, e corto") deragliando in una vita non sua. "L'unica via per tornare indietro, è andare avanti". Lattuada è bravissimo a rendere questo passaggio senza soluzione di continuità, Marco Ferreri con Age e Scarpelli, sceneggiano, e Piero Piccioni guarda a Honegger e Milhaud. [FB]

 

DI A. LATTUADA, CON A. SORDI, U. ATTANASIO E N. BENGELL, THRILLER, ITALIA, 1962, 103', 1.85:1