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T R A I L E R

   
 

"horror tedesco a episodi che libera genuine suggestioni"

 

 

Le pratiche di meditazione trascendentale di un santone indł mietono la prima vittima tra gli adepti. Seguiranno altri tre. In "Shakti" una scrittrice ottiene di poter visitare in casa di cura una donna che avrebbe raggiunto il lato oscuro dell'anima e ritenuta corresponsabile della dipartita del compagno rinvenuto ridotto a poltiglia... In "Devi" un cattivo soggetto sottoposto ad un programma di riabilitazione siede sul lettino di uno psicanalista che -per sua sfortuna- coltiva in segreto tecniche alternative... Da ultimo, in "Kali" un terapeuta libera una paziente da uno scomodo ospite che -in giro per casa- gli farą passare una brutta nottata... Fortunatamente "horror in Germania" non vuole dire necessariamente Tom Six. Subito si parte in quarta con una fanciulla nuda e grondante sudore, che si recide le palpebre con una forbicina per le unghie restando a bulbi oculari perennemente affacciati sul(l'orrore del) mondo. Il tedesco Andreas Maschall dimostra in primis di aver bene recepito la lezione della scuola di genere italiana (vengono citati nei dialoghi Franco Nero e "Keoma", ma anche Argento nell'uso coreografico della musica e il Lucio Fulci di "Zombi 2") ma si lancia con passione verso l'innovazione girando spesso con macchina a mano, in digitale, ricorrendo nei flashback al b/n sgranato del 16mm. Grande inventiva e nonostante la potenziale classificazione delle tre storielle in "creepy" (zio Tibia-style per capirci) tutte egualmente liberano genuina suggestione (una videocamera nascosta che registra l'impossibile, la riprogrammazione attraverso una drastica e risolutiva "cura Ludovico", e la prova provata della leggenda che vuole "i morti vivere nei vivi") sul fil rouge del tema della vendetta. "Lacrime di Kali", non esaltante sul piano figurativo, rinnova i fasti degli horror a episodi facendosi pił ficcante del grandguignol estremo riprendendo camera fissa un pianerottolo dove attarda a palesarsi l'ignoto. [FB]

 

[ID] di A. MARSCHALL, con I. H. JANDRIS, M. TRUNSCH, C. CHILCOTT, HORROR, GERMANIA, 2004, 106', 1.85:1