F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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PENSIONE PAURA
IL GATTO
IL GATTO DAGLI OCCHI DI...
LA RAGAZZA DAL PIGIAMA...

IL MOSTRO
ENIGMA ROSSO
NERO VENEZIANO
E TANTA PAURA
TENTACOLI
HOLOCAUST 2000
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THRILLER

T R A I L E R

   
 

"coniuga felicemente intreccio giallo e commedia, con due protagonisti sulfurei"

 

 

Due fratelli che stentano a sopportarsi cercano in ogni modo di liberare lo stabile romano di loro proprietà degli ultimi affittuari per poterlo così vendere a una società per una grossa cifra. Cercando ogni pretesto per raggiungere lo scopo s'imbatteranno anche in due omicidi: prima del loro gatto, poi di un loro inquilino... Prodotto da Sergio Leone, "Il Gatto" di Luigi Comencini riesce ancora, dopo  LA DONNA DELLA DOMENICA  a coniugare felicemente intreccio giallo e commedia. Certo, alle spalle dell'operazione questa volta non c'è un romanzo di Fruttero e Lucentini, e tutto o quasi è sulle spalle degli attori impegnati: i sulfurei Ugo Tognazzi e Mariangela Melato che formano una delle più divertenti coppie (sono fratello e sorella) dell'ultima grande stagione del cinema italiano. I loro caustici duetti risultano godibilissimi (memorabili gli scambi tra i due anche solo nel contendersi le cibarie come solo farebbero le belve feroci) tanto quanto le singole caratterizzazioni: lui vagheggia un'impossibile futuro con la bella segretaria ricattatrice della di Lazzaro, lei ha un debole oltre che per i gialli di Agatha Christie per il prete inquilino con il volto di Philippe Leroy. La rappresentazione hitchcockiana che vuole dietro l'apparente normalità celare i segreti più inconfessabili (la scuola di scacchi, il quartetto di musica da camera) e un'umanità cinica e perfida (tutti indistintamente hanno cercato di uccidere il gatto come atto di vendetta nei confronti dei padroni di casa che odiano se non disprezzano) erede in qualche modo di un'altra pellicola di otto anni prima, sempre con protagonista il camaleontico Tognazzi ("Il Commissario Pepe") è ritratta in maniera realistica e non tradisce il rigore che sempre ha contraddistinto l'opera del buon regista. L'intreccio giallo vero e proprio, prima sottotraccia si rivelerà solo dopo la prim'ora. Morricone in grande spolvero per uno score sornione e ammiccante. [FB]

 

di L. COMENCINI, CON U. TOGNAZZI, M. MELATO, D. DI LAZZARO, GIALLO/COMMEDIA, ITA, 1977, 105', 1.85:1