F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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PENSIONE PAURA
IL GATTO
IL GATTO DAGLI OCCHI DI...
LA RAGAZZA DAL PIGIAMA...

IL MOSTRO
ENIGMA ROSSO
NERO VENEZIANO
E TANTA PAURA
TENTACOLI
HOLOCAUST 2000
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THRILLER

T R A I L E R

   
     

 

Gli scavi di un tunnel sottomarino liberano un'enorme piovra preistorica parecchio suscettibile: vendicherà tonnellate di insalate di mare, vongolate e affini. L'uomo, impotente di fronte alla natura che gli si rivolta contro, non troverà di meglio che puntare su due orche ammaestrate prese in prestito dal Marineland... "Tentacoli" è uno di quei film che le reti private programmavano un giorno sì e l'altro pure, nei primi anni '80. Produzione italo-americana (nientemeno) con un supercast per lo più monodimensionale: Shelley Winters fuori peso e fuori controllo, John Huston (addirittura) che ad un certo punto scompare dalla sceneggiatura senza motivo con Henry Fonda, quest'ultimo: semicatatonico. In questo cimitero di elefanti si ritagliano anche discreti momenti, fra cui l'iniziale "ratto del neonato" e l'assalto alla vedetta costiera di salvataggio (bel salvataggio!) che ricreano con evidente artigianalità quel senso lovecraftiano di atavica minaccia che si annida nell'immensità degli oceani. Purtroppo il contorno sa di olio fritto e il ridicolo involontario fa più volte capolino allorché la regia si prodiga in montaggi alternati riprendendo a parte gli attori per zoomare su di un'innocua seppia nel secchio,. Prendiamo in esame l'episodio della regata: vergognoso plagio de "Lo Squalo", modello alla base di questo pseudo-epigono tentacolare: una sequenza veramente estenuante (per lo spettatore) con la piovra-canotto che affiora dai flutti probabilmente trainata sul set da un motoscafo e primi piani di mocciosi da spot nestlé che paiono più infastiditi che impauriti dalle note inutilmente enfatiche di Stelvio Cipriani. Pippone sull'intelligenza delle orche e incredibile patto tra l'ammaestratore (novello dottor Dolittle) e le medesime ("voi uccidete il mostro cattivo e io vi lascio libere!") dove si presuppone che le razze si comprendano (!) a preparare il finale ultrakitsch con fondale pacioccone di moog che fa tanto Rio Mare. [FB]

 

di O. G. ASSINITIS, CON B. HOPKINS E J. HUSTON,  HORROR, ITALIA/USA, 1977, 100', 2.35:1, VOTO: 5