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"kolossal sci-fi russo, il cui modello è fortunatamente Blomkamp"

 

 

La figlia di un colonnello dell'Armata entra in contatto con un astronauta alieno, schiantatosi a Mosca... "Attraction" è un film russo, ambientato in una Mosca logicamente militarizzata dopo lo schianto della gigantesca astronave, peraltro "buttata giù" dallo stesso esercito. L'innnesto di una sottotrama sentimentale in un kolossal sci-fi è al solito posticcia, e se non si comprendono alcune azioni della marmaglia di giovani entrati nella "zona rossa" (perché colpiscono l'alieno se stava aiutando la protagonista? E perché questa non l'ha subito difeso?!) si comprende solo nell'ultima parte il perché di questa scelta. Pur prendendosene cura in un secondo tempo, donandogli persino il sangue per una trasfusione, quel che segue ha il sapore di una "twilightlanata" per teanager, con una liason tra umana e alieno che si prende praticamente tutto lo spazio. Se ha in qualche modo senso la trovata, invero originale, di mostrare gli incauti visitatori come uguali a noi, nelle fattezze (così vuole effettivamente buona parte della letteratura 'mitologica' dei popoli terrestri del passato) seppur celati da armature esoscheletro, alla fine pare rivelare solo il sospetto di una "furbata". Se è lodevole l'aver raffigurato l'astronave aliena si sono chiaramente ispirati alle "ruote dentro alle ruote" del biblico "Carro di Ezechiele", ha pure in qualche modo senso il canovaccio che non vuole gli alieni con cattive intenzioni. Va quindi riconosciuta ai realizzatori l'attentuante del coraggio, con effetti al computer in generale accettabili (bello il confronto finale) in un capovolgimento tra alieni buoni e (taluni) terrestri cattivi. Sembra poi che il modello sia più  DISTRICT 9  di Blomkamp che quella cagata pazzesca di Emmerich con Will Smith. Nel complesso, si può vedere. Ad un certo punto si dice: "tuo padre voleva evacuarmi da Krasnodar". Io che ci dovevo andare a Krasnodar. [FB]

 

[ID] di F. BONDARCUK, CON I. STARSENBAUM, A. PEtROV, FANTASCIENZA, USA, 2017, 103', 2.35:1