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T R A I L E R

   
 

"strombazzato ai 4 venti come l'horror dell'anno, è una discreta sòla"

 

 

Nugolo di stupidissimi bimbomnkia usa una 'mano di Gloria' come fosse la playstation. Mal gliene coglierè... Strombazzato (dai soliti trombettieri di regime mondiale) come "horror dell'anno", "nuovo fenomeno horror", "paurosissimo film di genere", è una discreta sòla. Certo, ci sono cagate peggiori, ma la cosa che fa più incazzare è aspettarsi una cosa (per come ti è stata annunciata) e trovarne un'altra. Ti avevano promesso "paura", e che ci ricavi? Un mare di noia. Tutti i primi 50 minuti, nei quali in pratica non succede praticamente nulla, vediamo bimbiminkia che fanno cose da bimbiminkia, con paretentesi da Corriere dei Piccoli Gender Fluyd (ecco cos'è che ha fatto impazzire la nostra stampaccia di merda prezzolata dalle folli élite mondialiste) niente di niente, sino alla possessione del 14enne. Ora, la storia, "tanto rivoluzionaria" secondo le merdacce prezzolate, non inventa prooprio nulla e ci riporta paro paro dalle parti di  SPIRITIKA  con la "graaaande" differenza che al posto della tavoletta ouja abbiamo qui la "Mano di Gloria", ovvero l'arto staccato di "un medium" (come si dice nei dialoghi abbozzati) o meglio di "una strega": in in ogni caso un mezzo potente che fa da "tramite" tra il mondo dei vivi e quello dei morti, o ancora tra la realtà terrena e l'Inferno. Di qui in poi, almeno, il film si rianima un poco dal torpore, e ci mostra il delirio autolesionistico che colpisce il bimbino, che prende a zuccate tutto ciò che trova riduncedosi il faccino al pari (o anche peggio) della "Regan" di Friedkin. Un'altra nota positiva, l'untima ahinoi, viene dal make-up, tutto "di ciccia", e che pur non innovando neanche qui proprio nulla (la strega è identica a quella del Darione nostro, quella del '77, e i demoni giungono con un pullman dal cinema di Lambertone Bava). Cos'altro? Una breve (l'unica almeno un po' disturbante) immagine dell'Inferno (e si capisce del perché delle zuccate) e basta. Tutto il resto sa di telefonato (il finale, perdio) e ci sono troppe cose che infastidiscono proprio, in primis il contesto ospedaliero, dove si entra e si esce dalla terapia intensiva come si farebbe da un circolo ricreativo. [FB]

 

[ID] DI D. & M. PHILIPPOU, CON S. WILDE, j. BIRD, M. OTTO, HORROR, AUSTRALIA, 2022, 96', 2.40:1

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