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T R A I L E R

   
 

"si presenta con le credenziali di essere un nuovo 'Il Pianista', ma poi tradisce le aspettative"

 

 

Immigrato polacco divenuto il beniamino della critica musicale deve tenere un concerto, il primo internazionale, dopo numerose registrazioni, presso una prestigiosa sala da concerto, ma non si presenta... "The Song of Names", "La Musica della Memoria" si presenta con le credenziali di essere una sorta di nuovo  IL PIANISTA  (innestato con una storia di amicizia) ma tradisce le aspettative dello spettatore. Dopo una breve introduzione nella quale si giunge alla conclusione che il concerto previsto non avrà luogo perché l'attesissimo solista non si è presentato, ci si sposta in flashback a 35 anni prima, presso un concoceso musicale, dove troviamo Tim Roth fra i giudici. Lì l'esibizione di un violinista lo riporta indietro (un flashback nel flashback) quando, bambini, si vide accogliere in casa un ragazzino, coetaneo, polacco, ebreo e dotatissimo all'archetto. Si torna perciò a Roth che inizia una ricerca, la ricerca di una persona, una ricerca che ha assunto la forma di un'autentica ossessione, ricerca che capiamo immediatamente riguarda proprio l'un tempo ragazzino, probabilmente scomparso. "Tornare a casa e suonare una canzone per le ceneri" era diventata l'ossessione del protagonista. Quando Roth ritrova l'amico e "fratello adottivo" ormai adulto, cui presta il volto Clive Olwen, il ritmo subisce una brusca battuta d'arresto, andando a finire al pianto dei rabbini, la "Giornata della Memoria", e -diciamolo- il "patetico". Alla fine, ultima mezz'ora, dopo l'incontro si va verso il "Primo Concerto per Violino" di Buch (che il doppiaggio qui chiama "Brage"!) e quello che avrebbe dovuto essere la seconda parte, sostituita senza avventimenti dalla (appunto) "Musica della Memoria" di sua composizione, a memoria dei suoi cari morti a causa della Guerra. Qui, il più grave difetto della pellicola: l'emozione non arriva. E per lavori come questo è un difetto imperdonabile. [FB]

 

[ID] DI F. GIRARD, CON T. ROTH, C. OLWEN, DRAMATICO, USA, 2021, 113', 2.35:1