F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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"shockante horror argentino, herzoghiano, transitato a Cannes e poi scomparso; vette altissime"

 

 

Il rinvenimento del corpo di una donna decapitata mette in subbuglio la polizia locale di uno sperduto posto sprofondato nella pampa argentina. Nemmeno l'unico. C'è un mostro in circolazione? Forse qualcosa di più... Ringrazimenti infiniti a Ivanir per aver reso possibile visionare "Muere, Monstruo, Muere" (titolo internazionale: "Murder me, Monster", ovvero "uccidimi mostro") shockante horror argentino che nel 2018 fece scalpore al Festival di Cannes, con i sottotitoli italiani. Ma alla ricerca di una 'chiave', di un senso, di uno schema, il titolo andrebbe appunto ricordato con le 3M, riprese in locandina internazionale, dai profili delle tre alte montagne che troneggiano sulla grande piana della pampa argentina (o cilena?). Ad ogni modo Alejandro Fabel, lo si vede subito, è uno che ha fatto propria la lezione di Werner Herzog, tanto dimostra di saper come lui riprendere una Natura che come avrebbe a dire H. P. Lovecraft, è "tutt'altro che benevola", tanto è foriera di "Mostri", mostri autentici o semplici mostri celati dietro l'apparente normalità. Se la soluzione piacerebbe in questo momento a chi cavalca (per i soliti biechi fini politici, e di controllo) parole come "patriarcato" e "femminicidio", l'autore di vuole dire che [EVIDENZIA LO SPOILER] il "mostro" era generato da tutti gli uomini, e da questi era alimenitato, e con questi era unito a livello 'psichico'; la stessa fattezza dell'Essere ci verrà mostrata in pieno giorno proprio nel finale ultimo del film: una sorta di scroto gigantesco e rugoso con un lungo tentacolo chimerico con la punta di un pene (!) usato, si dice, oltre che per de-collare le vittime (tutte donne) anche per violentarle. Al di là del messaggio, il lavoro denota uno stile encomiabile (quadri totemici, campi lughissimi, zoom) e una cura per i dettagli pazzesca (si notino quelli della prima testa mozzata) che raggiunge vette altissime, Leitmovi:  "Te iràs me iré" ("andrai, andrò") di Sergio Denis. [FB]

 

[MUERE, MONSTRUO, MUERE] DI A. FADEL, CON J. PRADO, HORROR, ARGENTINA, 2022, 106', 2.39:1

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