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"notevole horror psicologico australiano che crea grande disagio nello spettatore"

 

 

Australia. La figlia di una donna divorziata che ha recentemente perso il padre inizia a manifestare un'altra personalità dopo la visita alla nonna affetta da demenza senile, che la scambia per una certa 'Alice'. Emerge un passato che si era cercato di dimenticare e che torna ora pretentemente a reclamare pesanti tributi... Dopo tanto pattume, la piattaforma 'Netflix' distribuisce finalmente un bel film. E "Run Rabbit Run", da noi "Il Morso del Coniglio", è proprio quel che si dice un bel film: stupende location australiane (sempre di grande impatto come insegna Greg McLean e ancor prima Peter Weir) atmosfera sospesa tra sogno e realtà (con presenza aborigena solo accennata comunque in un cameo di contorno) la lezione di Jennifer Kent (anche qui, una donna regista al comando e proveniente dalla recitrazione, Daina Reid che occorrerà tenere bene d'occhio in futuro, e alla sceneggiatura leggiamo anche il cognome 'Kent', 'Hannah': parente?) un'attrice molto capace ovvero quella Sarah Snook già protagonista dello psicologico PIECES OF A WOMAN una bravissima bambina (Lily LaTorre nel ruolo di 'Mia'-'Alice') una presenza non attesa di una Greta Scacchi che non vedevamo da tempo sullo schermo (é la madre della protagonista) musiche d'ambiente lynchiane, e ancora la metafora del "coniglio" centrale nella storia (la 'personalità' che scaturisce nella piccola dopo l'incontro con la nonna sofferente di demenza si chiama non a caso 'Alice', come la Alice della fiaba del bianconiglio. La "tana" in questo caso è sepolta nei meandri di un lutto mai realmente elaborato (come del resto la protagonista faticava ad elaborare quello della morte del padre, trovandosi a confrontare con gli "scatoloni" contenenti oggetti personali, quali vestiario e quella patente di guida cui era inserita la fotografia 'rivelatrice'. Finale allucinato e disperato che consegna allo spettatore un grande disagio. Notevole. [FB]

 

[ID] DI D. REID, CON S. SNOOK, L. LA TORRE, G. SCACCHI, HORROR, AUSTRALIA, 2023, 101', 2.39:1

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