F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 2 0        2 0 2 1        2 0 2 2        2 0 2 3        2 0 2 4       2 0 2 5        2 0 2 6        2 0 2 7        2 0 2 8        2 0 2 9        >

 

●●● ½

V PER VENDETTA
KING KONG
BATMAN BEGINS
SIN CITY
LA MARCIA DEI PINGUINI
MALEDIZIONE DEL CONIGLIO
LA SPOSA CADAVERE
LA VENDETTA DEI SITH
DOMINO
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
I FRATELLI GRIMM...
BROKEN FLOWERS
I FANTASTICI QUATTRO
THANK YOU FOR SMOKING

MADAGASCAR

COMIC THRILLER DRAMA TV

PAG 2

   
 

"l'ultimo film di Ozon ti va giù come un bicchiere di acqua di sorgente"

 

 

A due giovani co-inquiline nella Parigi del '36 sembra andare tutto storto: l'avvocatessa in erba senza lavoro e l'attricetta alla quale le saltano addosso i produttori al primo incontro chiedendo sesso in cambio di una parte. L'ultimo di questi viene ucciso da una revolverata e quest'ultima è ovviamente subito la prima sospettata. Lei è innocente, ma inaspettatamente, interrogata al commissariato, si dichiara colpevole... L'ultimo film di Francois Ozon ti va giù come un bicchiere di acqua fresca. "Mon Crime La Colpevole sono IO" è quel che si può dire a tutti gli effetti un lavoro riuscito: c'è la storia, un po' alla Agatha Christie (tratta da cuna commedia teatrale) ci sono due simpatiche interpreti che vantano tra loro davvero una buona alchimia, c'è uno stuolo di comprimari che fanno il loro dovere, c'è "la terza incomoda" cui presta volto, corpo e anima una sempre splendida Isabelle Huppert, che qui dimostra la sua classe dando vita ad una credibile ex diva del muto, c'è una sontuosa partitura (composta da Philippe Rombi) che insegna a quei somati del nostro cinemino da parrocchia che le buone colonne sonore sono come un vestito per la moglie (vestita di stracci non è la stessa cosa) e non da ultimo, una regia veloce, frizzante e che bada al sodo senza compiacersi di inutili svolazzi. Molti i momenti da ricordare, e su tutti metterei i racconti visualizzati in bianco e nero e formato 1.35:1 con messinscena da periodo del muto. Dimenticavo la ricostruzione degli anni '30 di una Parigi ancora art-déco e meravigliosamente vintage. I film di Billy Wilder sono il chiaro riferimento, citato apertamente nel film, nonché forte di ispirazione per il piano ideato dalle due amiche coinquiline: attestare la colpa di un crimine non proprio al fine di trarne vantaggio economico. Poco meno di cento minuti che volano letteralmente, tanto che alla fine ne avresti ancora voluto. [FB]

 

[ID] DI F. OZON, CON N. TERRESKIEWITZ, R. MARDER, I. HUPPERT, COM, FRAMCIA, 2023, 104', 2.39:1/1.35:1

-

-