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"sembra una storia di Dylan Dog, nel bene e nel male"

 

 

Un commando formato da un gruppo di persone piuttosto variegato e apparentemente poco affiatato e affine, rapisce la figlia di un miliardadio su commissione. Il luogo di segregazione scelto è una grande villa sperduta in campagna. Qualcosa non torna da subito, e dopo che nella villa scatta un sistema di sicurezza che in pratica impedisce a chiunque di uscire fuori, allora è chiaro che sono caduti in una trappola... Personalmente,non amo gli action-horror, ovvero quegli horror dove si danno cazzotti in testa e calci volanti. "Abigail" rientra nella categoria, Siamo nel campo ("fottuto campo di gioco") che ebbe nel film di Robert Rodriguez  DAL TRAMONTO ALL'ALBA  i suoi natali, producendo innumerevoli epigoni, nonché portando il genere ad affrirsi a svariate contaminazioni. Sì, c'era già stato Raimi (qui chiamato in causa in varie riprese) e ultimamente si era sublimato in un film oggettivamente riuscito come  FINCHé MORTE NON CI SEPARI   Quest'ultimo film coi vampiri (spoiler?) non raggiunge la sufficienza piena, ma nemmeno è da boicottare, e si può vedere, pur partendo con prospettive basse. Non ci spaventerà (a meno di avere i brufoli in testa, forse) ma intratterrà, pur a momenti alterni (brutta la sequenza della "danza" replicata, che sembra proprio infilata lì dopo il successo della similare timburtiana nella serie sulla figliola degli Addams) e sorvolando sul solito viziaccio di utilizzare la Grande Musica (Classica) strorpiandola nello score. Chi cerca lo splatter qui lo avrà, con esplosioni emoglobiniche di notevole impatto scenico. La sceneggiatura sembra quasi una storia alla Dylan Dog, nel bene e nel male, con le "Sette Anime Dannate" che vengono attratte con l'inganno per finire carne morta. Si cita Agatha Christie (ma i bimbominkia che ne sanno?!) ma solo per ridurre il discorso a: chi si salverà. La risposta l'abbiamo però sin da quando si formulerà sottotraccia la domanda. [FB]

 

[ID] DI T. GILLETT, M. BETTINELLI OLPIN, CON A. CLOUD, A. WEIR, M. BARRERA, HOR, USA, 2024, 113', 2.39:1

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