F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





ROYA BEVERA NERVIA1 NERVIA2 VERBONE SASSO ARMEA ARGENTINA PRINO ARROSCIA IMPERO MARO DIANESE NEVA

 

 

CAPO SANT'AMPELIO
SANTUARIO DI MONTENERO
SASSO
SEBORGA

BOSCO DI NEGI
NEGI


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SPIAGGIA DEL GIUNCHETTO
SANTUARIO DELLLE PORRINE
MONASTERO DI SANT'ELIA
COLDIRODI

COLLETTA DI OSPEDALETTI
COLLE DI COLDIRODI

1/4    2/4    3/4    4/4

MAPPE NON DISPONIBILI

   
 

"Confine di Stato-Ospedaletti (ciclabile S.Lorenzo)-Sanremo-Monastero di Sant'Elia"

 

 

Il  MONASTERO CARMELITANO DI SANT'ELIA  è posizionato tra Ospedaletti e Sanremo, e si raggiunge da quest'ultima località, poco oltre i campi d'atletica, imboccando la salita per Coldirodi appena dopo il distributore dell'Eni, svoltando al semaforo a sinistra. L'indicazione riporta da questo punto 5 chilometri per Coldirodi, ma dopo i primi due svolteremo in corrispondenza di un curvone ancora a sinistra risalendo un'erta (foto 1) che conduce appunto al Monastero delle Carmelitane Scalze, così come indicato da una pensilina. Poche centinaia di metri e un cancello sulla destra conduce al vialetto prospincente il Monastero (foto 2) vera e propria opera d’arte dell’architettura dell’età contemporanea (foto 3 e a lato) realizzata negli anni 1958/1959 dal celebre architetto contemporaneo Giò Ponti, già autore del famoso “Pirellone” di Milano. Pare che questi ci tenesse tantissimo a costruire prima di morires un edificio sacro e religioso, pare fosse addirittura il sogno della sua vita. Appena la Madre Superiora dell’epoca, Jean Marie Bernard, lo contattò, lui rispose immediatamente e affermativamente. La bellezza e la particolarità del luogo, oltre a meraviglioso parco che lo circonda ordinato e pulito e affacciato a sud sul versante litorale sanremese, sta proprio nella chiesa. Questo grandissimo designer l’ha realizzata in modo tale che, dall’entrata, guardando l’altare, intorno si vedono solo pareti, ma se dall’altare, si guardano i fedeli, si vedono solo vetrate immense e nemmeno un muro, questo perchè la pianta dell’edificio ha la forma come di un abete stilizzato, in cui la parte laterale dei rami rappresenta le vetrate e la parte inferiore degli stessi rami invece, i muri bianchi. Ripresa l'erta oltre il cancello si può seguitare la salita per un altro chilometro andando a rincongiungersi con la strada proveniente da Ospedaletti, ormai prossima a Coldirodi. [FB]

 

DIST (DA MENTON) 50 KM (TOT 100) - H 205 MT - GIRO 4H - CAT M