F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





ROYA ROYA2 BEVERA VESUBIE AZUR AZUR2 AZUR3 PAILLON PAILLON2 AZUR4 VAR LOUP AZUR5 AZUR6 ESTERON TINéE

 

 

LIBRE
BREIL-SUR-ROYA
SAORGE
BERGUE SUPERIEUR
SAINT-DALMAS-DE-TENDE
LA BRIGUE

SPECIALE: TENDE


MORIGNOLE
GRANILE
COL DE TENDE
COL DE BROUIS
LAC DES MESCHES
CASTERINO

1/4    2/4    3/4    4/4

MAPPE NON DISPONIBILI

   
     

 

Scendendo dal versante francese del Colle di Tenda si giunge alla cittadina omonima.  TENDA  prima della ricollocazione dei confini dopo la Seconda Guerra Mondiale ancora comune cuneese, è posta a 816 mt di altitudine, primo vero centro abitativo, dopo Vievola, della Val Roya. Cinta da una catena rocciosa imponente, rivela caratteristiche cappelle poste in siti improbabili tra guglie di pietra a strapiombo e raggiungibili solo tramite ferrate o ponti sospesi. Sulla parte alta della città (edificata a terrazze) oltre al cimitero, svetta quel che resta del Castello dei Lascaris gli stessi nobili del tredicesimo secolo che fecero edificare il gemello, ancora parzialmente in piedi a Vernante, unica torre sopravvissuta all'abbattimento sul finire del 1600 svetta l'orologio. La scheda in oggetto vede la risalita della valle Roya dalla costa, il superamento degli abitati di Fontan e San Dalmazzo di Tenda, duramente colpiti dalla alluvione devastante del 2-3 ottobre 2020. Alle porte di Tenda (foto 1) appaiono evidenti i segni dell'esondazione del fiume e più avanti ancora abbiamo davanti agli occhi le ferite causate dall'alluvione, nella fattispecie di un ponte militare che è andato a sostituire il ponte preesistente (foto 2). Incredibilmente invece, il ponte romanico poco più avanti ha invece retto la piena, ancora una volta sottolineando come le vecchie pratiche costruttive erano ben più ragionate e valide rispetto alle nuove. Ancora il rettilineo che conduce al villaggio risulta oggi bi-colore, e la parte asfaltata ex-novo rappresenta chiaramente la parte di carreggiata andata distrutta in quella tragica notte. Giunti alla fontana simbolo della cittadina (foto a lato) la viabilità è addirittura mutata, e prevede oggi, a distanza di un anno dal disastro, di scendere all'altezza del Roya attraverso un guado che scorre alla destra della medesima. Il letto del fiume (foto 4) rivela ai lati gli argini completamente cancellati. [FB]

 

DIST (DA MENTON) ?? KM (TOT ?? KM) - H 696 MT - PEND < 10% - GIRO ? - CAT M