F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





ROYA BEVERA NERVIA1 NERVIA2 VERBONE SASSO ARMEA ARGENTINA PRINO ARROSCIA IMPERO MARO DIANESE NEVA

 

 

BADALUCCO
POMPEIANA
CASTELLARO
MONTALTO
TERZORIO

SANTUARIO DI LAMPEDUSA
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ARMA DI TAGGIA

CARMO LANGAN
TRIORA
REALDO
VIGNAI
CARPASIO & COLLE D'OGGIA
PASSO TEGLIA

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MAPPE NON DISPONIBILI

   
 

"Ventimiglia-Bordighera-ciclabile da Ospedaletti a Arma di Taggia"

 

 

Con il nome di  ARMA DI TAGGIA  si fa riferimento alla propaggine del comune di Taggia affacciata sul mare. Secondo fonti locali i primitivi insediamenti umani andrebbero ricercati già nell'epoca preromana, dove gli storici non escludono un probabile luogo di culto (dedicato al dio ligure Belleno) nella zona denominata di Capo Don (nel comune di Riva Ligure). La più antica testimonianza del luogo risale tra il X° e il VII° secolo a.C. grazie al ritrovamento di antiche tombe cinerarie sul sovrastante Monte Grange. Subì quindi la dominazione romana a partire dal I secolo a.C. Il villaggio venne distrutto e abbandonato molto verosimilmente durante l'invasione longobarda di Rotari del 641. Fin dall'epoca longobarda vi operavano i monaci colombaniani della potente abbazia di San Colombano di Bobbio, attivissimo centro di evangelizzazione e di rinascita agricola sotto la protezione del Papa. Essi a partire dal vasto feudo reale ed imperiale monastico, di cui facevano parte l'abbazia di San Dalmazzo di Pedona presente nell'opera di evangelizzazione nella valle Argentina. Provenienti dalla "Ciclabile dei Fiori" imboccabile a Ospedaletti, passando presso Arma di Taggia, optiamo in questo caso per una digressione sulla costa (considerato che la ciclabile in questa località non scorre precisamente lungo il mare) e appena prima della piazzetta, dopo aver costeggiato il parcheggio mai completato (ormai unanimamente VERGOGNA NAZIONALE anche dopo la denuncia -comunque ugualmente inconcludente- presso il telegiornale satirico di Antonio Ricci) svoltiamo alla prima traversa diretta verso il mare. Qui, si può vedere lo 'skyline' del paese costiero (foto 1) il piccolo ma caratteristico faro (foto 2) il porticciolo (foto 3) prossimo alla foce del torrente Argentina (foto 4). Caffetterie (foto a lato) nella parte pedonabile offrono lo spunto per una tappa-ristoro. [FB]

 

DIST (DAL CONFINE DI STATO)  KM 32 (TOT 64) - GIRO 4H 30' - CAT M