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T R A I L E R

   
 

"episodio ridanciano, ma un po' loffio"

 

 

Un uomo si desta con fatica da un tremendo dopo-sbornia, non ricordando nulla del suo passato recente. Ricostruisce così il suo passato recente dal precedente risveglio, quando la moglie già gli faceva morali per il suo vizio del bere minacciandolo di lasciarlo se non avesse smesso. Del resto, si ritrova una ragazza in casa, della quale non ha memoria, e della moglie: nessuna traccia. Andando al lavoro si accorge di essere stato licenziato a seguito ad una condotta poco consona all'azienda: presentatosi ubriaco a una convention... "Passata La Sbornia" episodio de  L'ORA DI HITCHCOCK  ingaggia un registro comico che non molla la presa per tutta la durata della storia. Insomma: c'è poco Hitchcock in questo "Hangover", anche se il maestro del brivido accarezzava comunque il genere, e non solo nella sua opera più ridanciana (pur condita di humor nero) ovvero  LA CONGIURA DEGLI INNOCENTI  Detto ciò, qui manca l'elemento di suspense che nella pellicola era comunque ben presente [EVIDENZIA LO SPOILER] se non nel finale, che peraltro si inizia ad intuire già da un bel po'. Hitch ci parla del dilagare di serie tv con gente in uniforme. Tra gli interpreti troviamo Tony Randall e Jayne Mansfield. La regia di Bernard Girard non basta a ravvivare il ritmo che è effettivamente un po' loffio La prima serie del precedente   ALFRED HITCHCOCK PRESENTA  garantiva una migliore tenuta nell'intero gruppo di episodi. Il geniale regista, qui produttore, non si risparmia nell'ennesimo siparietto a capo e in coda a ciascun telefilm, presentandosi con una fionda in mano, definendola "un'arma pericolosissima". Chiuderà come consuetudine la "Marcia Funebre per una Marionetta": composizione ottocentesca dell'autore classico Charles Gounod, divenuta dagli anni '50 in poi un motivetto inevitabilmente collegato al Maestro della Suspense. [FB]

 

[HANGOVER] DI B. GIRARD, CON T. RANDALL, J, MANSFIELD, DRAMMATICO, USA, 1963, 50', 1.33:1