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I PREDATORI DELL'ARCA...
LUPO MANNARO AMERICANO
1997 FUGA DA NEW YORK
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BRIVIDO CALDO
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FITZCARRALDO
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LA CRUNA DELL'AGO
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FANTASMA D'AMORE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"prossimo all'autocelebrazione, Banfi fa già ridere, e alla tappezzeria ci pensa la Fenech"

 

 

Sarto dei prelati incappa in una bella soprano che improvvisa con lui una liaison romantica. L'uomo si spaccia per il vicino d'appartamento dongiovanni, inconsapevole delle conseguenze una volta questa andrà da lui... In "Cornetti alla Crema" il regista Sergio Martino imprime un ritmo forsennato al suo film sin dalle prime battute; 94 minuti che stroncherebbero un toro. In ogni caso l'accoppiata Banfi-Cavina fa faville e nella più classica situazione da commedia degli equivoci. Vedremo perciò come nelle migliori pochade l'intercambiarsi di ruoli e situazioni tra Domenico-Banfi e Gabriele-Cavina a seguito delle bugie seminate (non si sa perché, a dire il vero) dal primo, all'indirizzo della sua amichetta appena conosciuta. Quest'ultima ha il volto (e il corpo) della Edwige nazionale, ormai all'alba del nuovo decennio, a tutti gli effetti adottata dal cinema comico italico. In realtà qui, data la destinazione allargata, non si spoglia più di tanto, ma ci si può accontentare. La scena spetta tutta all'accoppiata comica con una Banfi ormai prossimo all'auto celebrazione del cultissimo diretto da Luciano Salce che per certi versi già qui si anticipa. Il protagonista è lo sfigato che le prende, sonore, da tutte le direzioni (le sberle di "Mazinga", ovvero il ganzo geloso e violento della Fenech) andando per di più in bianco con l'amante improvvisata. Quanto all'anticipo del film di Salce che sarebbe venuto troviamo qui la situazione mortificante con i prelati (il protagonista fa il sarto per il Vaticano) tanto che ti attenderesti già qui quella battuta: "a me laido non me lo dice, perché vado a messa ogni domenica mattina". Tra eccessi (il siparietto al casino, con le professioniste vestite da suore) e momenti irresistibili (il brano dove i due amici si recano all'atelier) si convola ad una conclusione a suo modo amara. Per il protagonista, s'intende! Niente di trascendentale, ma si ride. Musiche incessanti di Detto Mariano. [FB]

 

di S. MARTINO, CON L. BANFI, E. FENECH, G. CAVINA, COMMEDIA, ITALIA, 1981, 94', 1.85:1